Il presidente sudanese Omar al-Bashir, che occupa quel ruolo ininterrottamente dal giugno 1989, quando prese il potere con un colpo di stato militare, è stato riconfermato oggi nella sua carica con il 94% dei consensi.
Il risultato era comunque scontato dato il controllo assoluto esercitato su televisioni e giornali da Bashir, che può essere considerato un vero e proprio dittatore, e sulla repressione attuata contro oppositori politici e attivisti per i diritti umani che denunciano questi soprusi.
L’affluenza è stata però molto bassa, meno della metà degli aventi diritto si è infatti recata alle urne, solo il 46% ha espresso il suo voto mentre nella capitale, Khartoum, le elezioni sono state boicottate; altro motivo di questo dato è anche dato dalla completa disorganizzazione, la quale non ha consentito in vaste aree del paese di allestire i seggi.
Omar al-Bashir, benché il processo sia stato sospeso a causa dell’impossibilità a proseguire da parte del Tribunale Internazionale, è accusato di crimini di guerra e genocidio contro la popolazione locale nella regione occidentale del Darfur, mentre note al mondo sono anche le atrocità commesse per ordine del governo nella regione meridionale del Sud Kordofan, al confine con il Sud Sudan.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake