Suggestioni africane.

Pubblicato il21 marzo 2013dabailing

Clio Special Zulu

Oggi, giocando con la Moda ed i miei ricordi di viaggio, ho provato a creare per voi una piccola suggestione africana portando con me, in un immaginario itinerario della memoria nello Tsavo East National Park, le borse della ss 2013 di Braccialini dedicate all’Africa, che vi avevo già presentato qualche giorno fa.

Masai

Nei miei ricordi africani ci sono i colori dei Masai: i tessuti scarlatti, blu intenso e viola e le incantevoli geometrie dei loro gioielli tradizionali.
Ci sono il rosso della terra africana, le piste polverose nella savana e gli sterminati altipiani sotto un cielo che non ha uguali in nessun altro angolo del mondo.

Savana

C’è l’emozione di veder comparire proprio accanto ai miei piedi una lucertola multicolore, scintillante come una pietra preziosa.
Di scorgere una giraffa flessuosa tra i cespugli di acacie e di incantarmi al passaggio dei maestosi elefanti impegnati nel lento attraversamento in fila indiana del bush.

Clio Special Voodoo

Colori ed emozioni che rivivono meravigliosamente in questa collezione di Braccialini, piena di geometrie tribali, di ricami, di impunture e di applicazioni policrome.
La prossima settimana vi mostrerò qualche spunto per indossare queste bellissime borse.
Per ora vi lascio con un’altra suggestione africana, quella del brano di apertura del romanzo “Sognavo l’Africa” di Kuki Gallmann.
Buona giornata!

Jambo

“Spesso, nell’ora del giorno in cui l’erba della savana si vena d’argento, e pallido oro orla i profili delle colline, con i miei cani guido fino al sommo del Mukutan, per guardare il tramonto al di là del lago, e le ombre della sera discendere sopra le valli e pianure dell’altipiano di Laikipia.
Qui, all’estremo confine della grande Rift Valley, come una sentinella sul precipizio, cresce un albero d’acacia curvato dai venti senza tempo. Quell’acacia è mia amica, e siamo sorelle.
Mi appoggio al suo tronco, rugoso e grigio come il corpo di un vecchio saggio elefante. Attraverso i rami, contorte braccia tese in una danza silenziosa, intravedo il cielo d’Africa.
Veloce scende il buio, il rosso si oscura in viola, un’esile falce di luna veleggia sull’orizzonte.
Un’ultima aquila vola maestosa al suo nido su ripide rocce. Un’immutabile brezza primordiale si leva con fruscio di foglie e serpi, trilli di nascoste rane arboree, richiami d’uccelli notturni, gridi di babbuini, e talvolta, muggir di bufali e il tossire roco di un leopardo.”