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Sugli eBook, sul Profumo della Carta™ e sull’ignoranza

Creato il 31 agosto 2012 da Topolinamarta

Come al solito arrivo a parlare in ritardo di un fatto che risale ormai a una ventina di giorni fa. Tuttavia, spero che mi perdoniate, dato che si tratta di una cosa a mio parere interessante.
Probabilmente alcuni avranno intuito a cosa mi riferisco semplicemente leggendo il titolo di questo post, ma per coloro che, come la sottoscritta, in un modo o nell’altro viaggiano sempre con una settimana di ritardo rispetto al resto del mondo, lasciate che lo spieghi anche a voi: sto parlando di una giornalista e di un suo articolo che sono ormai sulla bocca di tutti nel Web. Nella fattispecie, mi riferisco a Margherita Loy e al suo provocatorio “Non cederò mai agli eBook“.

Considerato il mio ritardo, forse non avrei nemmeno il diritto di dire la mia, dal momento che ormai gran parte dei blog che conosco l’ha già fatto. Se c’è una cosa che detesto, infatti, è proprio ribadire quello che è già stato detto come se fosse nuovo, perciò scusatemi fin da subito dato che per un articolo del genere sarà pressoché inevitabile… però non importa: anche se sarà difficile, spero comunque di poter aggiungere qualcosa di mio a questa storia già abbondantemente discussa. E se non ce la facessi… pazienza: in fondo, se si tratta di parlare di libri ogni scusa è buona, no? :)

Sugli eBook, sul Profumo della Carta™ e sull’ignoranza

eBook vs. Libro.
Un’epica battaglia che esige un solo vincitore.
Forse.

Vi garantisco che ho passato anch’io un periodo, quando ancora gli eBook erano quasi sconosciuti ai più, in cui difendevo anch’io l’onnipresente profumo della carta stampata e ritenevo che non esistesse altro modo di leggere all’infuori dei “veri” libri… Però io avevo dodici anni all’epoca, e in ogni caso ho impiegato davvero poco tempo a capire che gli eBook non erano affatto un nemico (anzi, IL nemico) da sconfiggere a ogni costo e che il suo dilagare era tutt’altro che una minaccia per i libri cartacei.
Ecco perché, francamente, trovo un pelino patetico che di questi tempi esistano ancora dei lettori così attaccati ai libri e al loro profumo™ da non prendere nemmeno in considerazione quel nuovo strumento per leggere che sono gli eBook, e persino da considerare ancora l’eBook come una cosa da combattere con tutte le forze. Tutto questo rigorosamente appigliandosi ai soliti luoghi comuni e rifiutandosi in ogni caso di concedere ai libri elettronici anche uno solo dei loro obbiettivi pregi rispetto ai classici.

Sugli eBook, sul Profumo della Carta™ e sull’ignoranza

Un’appartenente alla tremenda setta degli “Sniffatori di libri”.

Trovate che stia esagerando? Dite che i “lettori bigotti e sniffatori di libri” siano ormai estinti? Be’, io onestamente ci speravo… ma dopo aver letto quell’articolo e soprattutto i commenti che ne sono seguiti, mi sono purtroppo dovuta ricredere.
Come scrivevo poco sopra, inoltre, le argomentazioni dei suddetti sono sempre le medesime, e per giunta superatissime e non poco tristi:

1) Gli eBook non profumano di carta;
2) Le pagine non si possono accarezzare, annusare, leccare…;
3) Non tutti si possono permettere un’eReader (però l’iPhone… quello sì che ce l’hanno tutti!)
4) Gli eBook non si possono sottolineare;
5) Lo schermo degli eReader rovina gli occhi;
6) I lettori si possono bagnare, rompere, danneggiare… e allora addio agli eBook (come se anche i libri non si potessero rovinare, macchiare o strappare…);
7) Gli eBook non si possono prestare, né esporre in una libreria.

Riguardo ai punti che non si commentano da soli, infatti, ormai penso non ci sia bisogno di ripetere che:

a) gli eReader (non gli iPad o gli altri tablet con lo schermo retroilluminato) hanno lo schermo che risulta uguale in tutto e per tutto a una pagina stampata – e come tale affatica gli occhi tanto quanto un libro normale, se non persino di meno;
b) sui suddetti supporti gli eBook si possono sottolineare eccome (mentre un libro si pasticcia dopo poco);
c) un eBook rovinato si può sempre riscaricare, e comunque nulla impedisce di farne una copia e di regalarla a un amico;
d) e soprattutto che leggere eBook su un eReader alla fin fine è sempre più economico che acquistare libri, dato che per un lettore forte comprare sei libri in un anno (il costo del Kindle, più o meno) non è nulla.

Sugli eBook, sul Profumo della Carta™ e sull’ignoranza

Prostratevi davanti all’assoluta perfezione di Sua Maestà il Kindle!

La cosa divertente è che, dopo che i suoi sostenitori hanno fatto una figura del cavolo dopo l’altra, anche la stessa Loy ci tiene a dire la sua, pubblicando un secondo articolo in cui fa sfoggio di tutta la sua abissale ignoranza in materia eBook, per esempio domandandosi:

Se per esempio, un domani, il megafornitore di libri elettronici decidesse che solo scaricando un certo programma da lui venduto a caro prezzo si possa avere accesso alla libreria on-line? O solo comprando un certo kindle si possa scaricare un libro illustrato? [...] Come si può prestare un libro elettronico che ci è piaciuto a una persona che non ha e non può permettersi un lettore? Sono moltissime e soprattutto sono persone in Italia per lavorare e non sempre hanno dimestichezza con la tecnologia. Se il futuro sarà solo digitale, sarà snob e discriminante? Solo chi possiede una carta di credito potrà scaricare quello che desidera leggere?

In molti, naturalmente, le hanno fatto notare che Amazon è soltanto uno dei moltissimi fornitori di eBook in circolazione, idem per il formato da lui utilizzato (il “.mobi”), che esistono tonnellate di software gratuiti che permettono di convertire tutto in tutto (come Calibre), che se uno è così tirchio da non voler spendere 100€ tutto si può leggere tranquillamente sul computer (e se non ci si può permettere nemmeno un computer, credo che si possano avere problemi ben più seri che mettere in atto una crociata contro gli eBook), che tutti volendo possono imparare a usare qualsiasi cosa… Insomma, chiarito tutto questo, continuo a non capire come mai i libri elettronici siano considerati quasi un’eresia, come mai la tecnologia venga considerata una roba da snob e soprattutto come mai in così tanti siano ancora convinti che gli eBook e i libri non possano coesistere, per giunta d’amore e d’accordo.

Come se non bastasse – e si tratta del problema fondamentale – durante queste interminabili diatribe non viene mai in mente a nessuno di questi “sniffatori” che, dopotutto, un eBook è sempre e solo un libro. Non si potrà annusare, né coccolare, né esporre in libreria per potersi vantare della propria cultura (?), però il contenuto è il medesimo. Al contrario, legarsi troppo (e sottolino troppo) al libro come oggetto da carezzare o da mostrare agli altri, significa dare troppa importanza all’oggetto in sé e troppo poca al contenuto.
E se, pur di continuare ad accarezzare le pagine, è necessario rinunciare a tutti i pregi degli eBook… a me personalmente sembra un compromesso inaccettabile, dopo aver sperimentato questi ultimi.

Insomma, io sono convinta che i libri elettronici non sostituiranno mai del tutto quelli cartacei, ma – ripeto – coesisteranno. Gli mp3/iPod e compagnia bella hanno forse cancellato i CD dalla faccia della terra? E che mi dite dei dischi in vinile, che continuano a essere venduti e comprati (e non solamente dagli intenditori)?
Semplicemente, un eBook non è che un modo per migliorare l’esperienza della lettura, e non deve essere visto, invece, come un ostacolo per chi – come me, per esempio – continua a preferire i libri.
Rifiutare e condannare le novità solo perché tali: questo sì che è da snob, non certo da “amanti dell’antico e delle tradizioni”. Se ci si mettono pure l’ignoranza e, come in questo caso, la più assoluta disinformazione, poi, siamo davvero a livelli osceni.

Sugli eBook, sul Profumo della Carta™ e sull’ignoranza

Concludo con una frase simpatica che condivido in pieno:

L’odore della plastica, la sensazione unica che dona il touch screen quando lo sfogli con le dita, la trepidazione e il leggero senso di ansia per la batteria che sta finendo, che ti fanno apprezzare ancora di più ciò che stai leggendo. Sono un sentimentale: questi libri di carta non hanno un futuro, secondo me.

… e invitandovi a scrivere un commento con ciò che pensate voi a riguardo! :)


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