Sugli F35 non decide il popolo: questa è la democrazia liberale

Creato il 04 luglio 2013 da Informazionescorretta

Come al solito il Parlamento non può interessarsi di temi sensibili. Una democrazia del tutto finta che mette tutto nelle mani del governo. L’ennesimo governo guidato dalla sinistra (questa volta con l’appoggio della destra) che fa scelte di guerra.

Il Parlamento non può avere diritto di veto “sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate”, perché decisioni in questo campo “per loro natura, rientrano tra le responsabilita costituzionali” del governo. Lo afferma il Consiglio supremo della Difesa, che si è riunito questa mattina al Quirinale presieduto dal capo dello Stato Giorgio Napolitano.

Cooperare per tagliare la spesa
“La progressiva integrazione europea, in coordinamento con l’evoluzione della NATO, e la realizzazione di capacità congiunte costituiscono presupposti fondamentali per
l’approntamento di forze in grado di far fronte efficacemente alle esigenze di sicurezza e di salvaguardia della pace. Questa è la prospettiva da perseguire, anche in considerazione della limitatezza delle risorse disponibili e dell’entità, da un lato,
degli investimenti da effettuare per la sicurezza e la difesa e della gravità, dall’altro, delle esigenze di rilancio della crescita e dell’occupazione”, si legge in un
comunicato del Quirinale al termine del Consiglio supremo di difesa.

Decide il Governo
Nel comunicato si sottolinea anche che “a parere del Consiglio Supremo, tale visione è conforme allo spirito ed al disposto della legge 244, anche per quanto attiene alle
necessità conoscitive e di eventuale sindacato delle Commissioni Difesa sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate, fermo restando che, nel quadro di un rapporto fiduciario che non può che essere fondato sul riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli, tale facoltà del Parlamento non può tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell’Esecutivo”.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha presieduto al Palazzo del
Quirinale, la riunione del Consiglio Supremo di Difesa, presenti il Presidente del Consiglio, Enrico Letta; il Ministro degli Esteri, Emma Bonino; il Ministro
dell’Interno, Angelino Alfano; il Ministro dell’Economia Finanze, Fabrizio Saccomanni; il Ministro della Difesa, Mario Mauro; il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Luigi Binelli Mantelli. Hanno presenziato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi; il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra; il Segretario
del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini.

Le missioni internazionali
Il Consiglio, nel riaffermare il ruolo insostituibile delle Forze Armate, ha esaminato – si legge nel comunicato del Quirinale – i principali scenari di crisi e l’andamento delle
missioni internazionali, anche in vista del decreto autorizzativo per il quarto trimestre, che sarà in linea con gli impegni assunti nella prima parte dell’anno, confermando una
sensibile riduzione di presenze e di oneri rispetto al passato.

(Rainews)


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