Suicidio Democratico

di Piero Tieni
Mentre Bersani sfila con la Cgil per stare al fianco dei precari e dei lavoratori; mentre Bersani si arrampica sui tetti per stare con i ragazzi che non vogliono che la (contro)riforma Gelmini distrugga la scuola pubblica e l'università; mentre Bersani dice (finalmente) che le elezioni le vinciamo noi; mentre Bersani porta tutti a Roma l'11 Dicembre per dare il colpo di grazia al piccolo e vecchio imperatore; mentre Bersani dice che bisogna partire dall'alleanza di programma con Vendola e Di Pietro e vedere se da lì, poi, si può allargare; mentre Bersani... il DalaiLema pontifica dall'alto del suo cipiglio, informandoci che bisogna fare un governo per riformare (nientepopodimenoche): la Costituzione, il Fisco, il Welfare, il Lavoro, la Pubblica Amministrazione (minchia!). Quindi bisogna andare alle elezioni per battere la destra e fare questo nuovo governo? Ma manco per niente! Bisogna farlo subito, regalando ai forzaleghisti lo splendido argomento del ribaltone e del complotto. E se non si riesce a fare? Semplice, a quel punto si va alle elezioni con Fini e Casini (candidato premier...) e se ci stanno pure Vendola e Di Pietro bene, altrimenti possiamo benissimo inciuciare da soli. Ma non è proprio su Lavoro, Fisco, Welfare (per tralasciare il resto) che destra e sinistra hanno (ancora e per fortuna) idee e programmi diversi? Uffa, quante palle, sono o non sono il migliore, il più intelligente? Una volta al governo, trovereò la quadra.
Questo più o meno il progetto di evaporazione del Pd che lo zio Max si appresta a portare avanti visto che, una vittoria netta del centrosinistra sul centrodestra sulla quale non potrebbe metterci il suo cappello, equivarrebbe ad una (sua) sconfitta.