![Suite francese - Irène Némirovsky Suite francese - Irène Némirovsky](http://m2.paperblog.com/i/293/2935415/suite-francese-irene-nemirovsky-L-9euigM.jpeg)
Ero stata attratta da Suite Francese dalle diverse ottime recensioni in rete e da alcuni frammenti di biografia della sua autrice. Probabilmente è proprio dalla Némirovsky che bisogna partire per comprendere appieno le intenzioni di questo epico intreccio. Ma gettiamo alcune salde basi al commento: è un'opera incompiuta, perché la scrittrice non molto tempo dopo veniva deportata ad Auschwitz e lì moriva di febbre tifoide. Singolare questa esperienza di lettura, perché non puoi non pensare a Irène e le sue vicissitudini per entrare nel nucleo del romanzo e farne uno scenario dai contorni netti. Perché in quel quadro narrativo è collocata la sua stessa vita, la Francia occupata dai nazisti che fa da sfondo alle vicende dei molti personaggi è la stessa Francia nella quale la scrittrice vive e scrive, rifugiata in un paese straniero perché in fuga dal regime sovietico. Irène vive molte disavventure, è una fervida scrittrice che riempie i suoi taccuini di appunti con una scrittura fittissima, ha bisogno di esternare questa sua generosa vena creativa, le pubblicano diversi romanzi, diventa una scrittrice nota e stimata, ma Irène è anche ebrea e un giorno subisce l'arresto e poi la deportazione.
Uno dei quaderni di appunti della Némirovsky
Veniamo al romanzo. Suite francese racchiude le due prime parti di un progetto più vasto che avrebbe dovuto comprenderne cinque. Il titolo è pertanto generico e rimanda proprio a questo "poema" che doveva essere l'intera epopea narrata, un intreccio complesso riguardante i giorni dell'occupazione tedesca della Francia. Nella prima parte, Tempesta di giugno, i tanti personaggi, appartenenti a famiglie di diversi ceti sociali, rappresentano i diversi volti dei francesi che la Némirovsky ha imparato a conoscere, sono tutti in fuga da Parigi, diversi altri sono gli abitanti di fattorie e piccole contrade presso le quali gli sfollati chiedono asilo. Il racconto procede come a "episodi" per ciascuno, così ci imbattiamo nei Péricand, i Michaud, Charlie Langelet, Gabriel Corte. La singolarità del romanzo è che ciascuno procede nel suo percorso di fuga, ciascuno col proprio stile e carattere, a volte i diversi personaggi si incontrano, altre invece per puro caso procedono in direzione opposta. Ogni famiglia o personaggio singolo è fortemente caratterizzato ed emerge su tutto la superbia, la sopraffazione, il tradimento, l'opportunismo, tutti atteggiamenti messi in atto per sopravvivere e riuscire a raggiungere la meta. Sugli sfollati si abbatte la scure della guerra, i bombardamenti, gli ostelli chiusi, la mancanza di viveri e acqua, di benzina. Ciascuno sopravvive come può, alcuni sopravviveranno, altri no e non sempre a causa della guerra, poiché la morte può arrivare anche in modo inaspettato e "banale".![Suite francese - Irène Némirovsky Suite francese - Irène Némirovsky](http://m2.paperblog.com/i/293/2935415/suite-francese-irene-nemirovsky-L-SuBf8x.jpeg)
Irène Némirovsky
C'è dell'ironia nel romanzo, c'è un respiro di umanità che non può non coinvolgere e far riflettere. Soprattutto c'è il racconto di qualcosa che abbiamo sempre creduto essere in un modo e invece in chi l'ha vissuto è apparso diverso. Nella seconda parte, Dolce, l'azione si concentra a Bussy, il paesino nel quale i tedeschi si sono acquartierati, e si fa solo apparentemente statica. Le azioni, gli atteggiamenti, le scelte sono tutte dinamiche, in fieri, e hanno come nucleo la forte attrazione fra Lucile, la dolce e bella fanciulla che condivide con la superba suocera la magione degli Angellier, e il tenente tedesco Bruno von Falk, cui sono costrette a cedere parte della casa. I loro incontri sono teneri, romantici, una francese e il nemico tedesco scoprono piani sui quali realizzare un dialogo, la musica e la letteratura, la natura, il confronto su temi difficili. Ne nasce un amore tenero e furtivo, con cui la scrittrice intelligentemente ritrae un'umanità, quella tedesca in particolare, non legata all'uso di armi, al sopruso, all'eccidio. Apparentemente il romanzo sembra virare verso il feuilleton, ma la Némirovsky racconta un'epoca che ella ben conosce e la sua scrittura rimane salda alla realtà, realistica, lucidissima.![Suite francese - Irène Némirovsky Suite francese - Irène Némirovsky](http://m2.paperblog.com/i/293/2935415/suite-francese-irene-nemirovsky-L-k_cBcE.jpeg)
Il film tratto da "Dolce", la seconda parte del romanzo.
Toccante il fatto che questo romanzo sia stato interrotto dalla crudeltà dell'uomo, che strappa questa splendida scrittrice al suo mondo ricco di scenari da narrare. Di questo intreccio e del seguito che avrebbe dovuto essere scritto restano solo degli appunti, che le figlie di Irène recuperano e pubblicano con tutta la produzione non ancora data alle stampe, nel 2004. Nonostante sia un'opera incompiuta, non sarebbe potuta restare chiusa in un cassetto e sconosciuta al mondo. Irène probabilmente sa che non potrà mai completarla, sente su di sé la morsa di un destino che sta per compiersi. Nel luglio del 1942 viene arrestata e deportata ad Auschwitz. La sua vita si spegnerà di lì a poco a 39 anni. A uno dei personaggi di Tempesta di giugno Irène fa dire: «La certezza della mia libertà interiore, questo bene prezioso, inalterabile, e che dipende solo da me perdere o conservare. La convinzione che le passioni spinte al parossismo come capita ora finiscono poi per placarsi. Che tutto ciò che ha un inizio avrà una fine. In poche parole, che le catastrofi passano e che bisogna cercare di non andarsene prima di loro, ecco tutto. Perciò, prima di tutto vivere: Primum vivere. Giorno per giorno. Resistere, attendere, sperare».Mi piacerebbe scambiare opinioni con chi lo ha letto o ha intenzione di leggerlo.