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Sul “caso Piacenza”: finiamola subito con il complottismo

Creato il 26 gennaio 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Sul “caso Piacenza”: finiamola subito con il complottismo“Che merda!”. E questo va bene. “Dovrebbero radiarli a vita!!!”. Un tantino giustizialista, magari, ma ci può stare. “Guarda caso proprio adesso che l’Italrugby si appresta a riempire lo stadio Olimpico…”. Ecco, questo no.
Sono alcune reazioni a caldo che hanno cominciato a diffondersi nel web subito dopo l’esplosione del caso-Piacenza.
Permettetemi di mettere subito qualche paletto: il complottismo non porta da nessuna parte e ci fa avvicinare terribilmente e pericolosamente a mondi da cui da sempre prendiamo le distanze. Quelli dove quando succedono queste cose si parla subito di “casi isolati”, di “mele marce”. Quei mondi dove si attacca a prescindere quando sul banco degli imputati c’è un avversario e dove si difende a prescindere quando su quello stesso banco c’è un amico.
Chi pensa che il rugby – o qualsiasi altro ambiente – sia un’isola felice dove tutto funziona secondo le regole, dove tutti si vogliono bene e vige l’armonia universale è un illuso. Il rugby è fatto di persone, e persone poco corrette ce ne sono ovunque.
La differenza la fanno solo gli anticorpi, la capacità cioè di “isolare” subito questi comportamenti e in seconda battuta di sanzionarli adeguatamente. Questo, a mio modestissimo avviso, è la caratteristica che deve distinguere questo ambiente. L’amore universale – per quanto bello – lasciamolo alle utopie. In compagnia del complottismo.


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