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Sul comodino di adele v.castellano

Creato il 26 giugno 2011 da Francy
SUL COMODINO DI ADELE V.CASTELLANODiamine! Vi dirò tutta la verità nient’altro che la verità, su di lui. E’ un libertino, questa specie di sgabello a tre gambe. Origini svedesi, trapiantato in Italia da cinque anni, ha solo due legami fissi: un telefono pettegolo che spia alle amiche i miei mutevoli punti di vista e una lampada smilza verde germoglio, che getta luce sulle trame complesse che le scorrono sotto veloci. Devo confessare che quando ieri gli ho fatto capire che dovevo fare “piazza pulita” del suo sciatto disordine, ha arricciato le gambe, gli è tremato un ripiano. Ma poi, come un vero dandy, ha voluto apparire al meglio della forma. Alto, snello, elegante. Per Francy e per voi, care lettrici del blog.Del resto su di lui sono passate molte donne (e uomini) indimenticabili: Balogh, Camocardi, Formenti, Kleypas, Camp, Hoyt, M. Kaye, Adrian, Ward, Brokmann… per citare le ultime conquiste. Basta! Non vi elencherò tutte quelle che ha avuto. Seppur Comodino, ha un onore da difendere.Confesso, viaggia molto. Come un nobile inglese. Recentemente ha rivisto l’Australia con Cook (diario di Bordo di HM Endeavour), il deserto con Laszo Almasy (Sahara Sconosciuto), l’Antartide con Chatwin (in Patagonia), l’Africa nera con Conrad (Cuore di tenebra) e ha rivissuto le avventure del capitano Aubrey e del Dottor Maturin a bordo della Sophie (Patrick O’Bryan) ma soffrendo il mal di mare, ora si è dato una regolata e scorrazza sulla terraferma e nell’antica Roma con Andrea Frediani (Le grandi battaglie di Roma antica) e Furio Sampoli (Passioni, intrighi e atrocità degli Imperatori Romani) e ha fatto una scappatella vicino alle piramidi con H. Carter (Tutankamon, il faraone dimenticato) e Franco Cimmino (Ramses il Grande).Mi sono presa un bello spavento, qualche tempo fa, quando è scampato ad una epidemia spaventosa (John Kelly, La peste nera) ma dopo due, dico due, giorni di febbre in cui mi ha fatto impazzire, ha ritrovato l’aria scanzonata di sempre ed è scivolato con noncuranza fino in Indocina (Noel Barber, Tanamera) sorvolando con un Albatros DII da ricognizione, come l’imprevedibile e coraggioso Barone Rosso, il castello d’If (Dumas, Il Conte di Montecristo). Per non smentire le origini nordiche ha preso un tè come ogni lord che si rispetti alle cinque in punto (Paul Bowles, Il tè nel deserto) e poi ha voluto a tutti i costi irrobustire il fisico asciutto con una discesa in canoa sul Rio delle Amazzoni (Hugh Thomas, I fiumi dell’oro). Che personaggio.Sono certa che ha dei segreti inediti, il debosciato… (Adele V. Castellano, Il prezzo della vendetta, Il gioco dell’inganno, Il re delle onde, e l’ultimo in fase di scrittura, Amore selvaggio) Ragazzo mio, sei affaticato gli ho detto ieri sconsolata. Allora si è rintanato nell’angolino, accanto all’amica Libreria, femmina lasciva che nasconde tra il legno e la carta, le molte avventure riposte sui voluttuosi ripiani. Che coppia ragazze, non riesco ad averne ragione. E chissà quanti altri segreti nasconde, quel tipo a tre gambe. Adorabile, scanzonato, mascalzone. Proprio come piacciono a noi. Un vero, avventuroso rubacuori. Il mio Comodino.
SUL COMODINO DI ADELE V.CASTELLANO
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