Nello studio è stata esaminata un’intera famiglia di sonnambuli, che comprendeva 22 persone dai bisnonni in giù: di queste, 9 erano affette da sonnambulismo. I ricercatori hanno utilizzato un chip che ha permesso loro di caratterizzare i membri della famiglia in 10mila punti (SNP) del genoma. I risultati dell’analisi di linkage hanno evidenziato un forte legame con una zona particolare del cromosoma 20 dove si trovano approssimativamente 28 geni, tutti possibili candidati per l’associazione con il sonnambulismo. I geni si trasmettono di generazione in generazione con un pattern che ricalca quello di un tratto dominante a bassa penetranza: in altre parole è sufficiente avere una sola copia della variante difettosa per essere sonnambuli, ma non è automatico che il disturbo si manifesti.
Per cercare il gene colpevole, gli scienziati hanno focalizzato la loro ricerca su 10 dei 28 geni localizzati in quel punto del cromosoma, sequenziandoli al fine di rilevare eventuali mutazioni in grado di alterare la funzionalità delle proteine codificate, e quindi spiegare il sonnambulismo. Benché nessuna mutazione sia stata trovata nei soggetti sonnambuli, il gruppo di Christina Gurnett è ancora convinto che il colpevole sia in quel gruppo di geni, e punta il dito in modo particolare contro il gene ADA. Questo gene contiene le istruzioni per sintetizzare la proteina adenosina deaminasi ed è considerato il principale imputato perché studi precedenti lo hanno associato allo stadio di sonno profondo (slow-wave sleep), esattamente il momento in cui si verificano gli episodi di sonnambulismo. Ma allora come si spiega l’assenza di mutazioni? I ricercatori ipotizzano che a essersi danneggiata sia una regione di DNA non codificante a monte del gene ADA, una regione regolativa che determina i livelli di espressione della proteina.
Lo studio non ha quindi fornito le risposte attese, ma ha comunque aperto una nuova linea di ricerca per indagini successive. Ora sappiamo che, almeno per quel che riguarda la famiglia esaminata, il difetto genetico si trova in un preciso punto del genoma. Per smascherare il vero colpevole occorre aumentare la risoluzione, e per farlo sarà necessario innanzitutto sequenziare tutta quella regione e non solo 10 geni (perché ignorare gli altri 18?). Dopodiché, bisognerà allargare l’analisi anche ad altre famiglie di sonnambuli, e infine realizzare degli studi di associazione genome-wide tradizionali, confrontando pazienti e controlli.
Licis AK, Desruisseau DM, Yamada KA, Duntley SP, & Gurnett CA (2011). Novel genetic findings in an extended family pedigree with sleepwalking. Neurology, 76 (1), 49-52 PMID: 21205695