Sul Fatto mi censurano i commenti, su Ok notizie ho preso più cartellini gialli e rossi io che Montero in tutta la sua carriera. Forse siamo in libertà vigilata, dagli la possibiltà ad uno di fare il censore e questo si scatena. Si sente un capoclasse.
Creato il 11 settembre 2012 da Slasch16
Premetto che anch’io modero i commenti. Ho alcuni affezionati lettori che mi offendono da anni, qualche cretiso se l’è presa pure con la mia cagnolina augurandole di morire. Fortunatamente sta bene.
Detto questo non trovo giusto, normale, censurare commenti nel caso de Il Fatto e notizie nel caso di Ok notizie.
I commenti che ho lasciato nel Fatto sono considerazioni politiche sul loro atteggiamento, cassa di risonanza, per il movimento di Grillo, senza nessuna offesa e con qualche vena di ironia o di satira come fa Travaglio.
Non credo che abbia brevettato lo stile, per adesso non si può, a meno che non governi Grillo ed allora tutto sarà possibile, in modo particolare vietare la satira come fanno in tutti i regimi.
Il caso di Ok notizie è ancora più grave, sotto ad un certo aspetto. Vi racconto solo l’ultima che mi è successa ieri.
Ho pubblicato sul sito il mio post dedicato al post di Enzo Di Frenna sul Fatto, questo:
In due minuti ha preso tre o quattro voti, sono quelli che ti mandano in Home e ti fanno aumentare il karma, il punteggio, insomma ti fanno diventare una star del web.
Al terzo minuto scompare il post e compare l’ennesimo cartellino giallo: Cartellino giallo-notizie. Motivazione contenuto non idoneo data: 10/09/2012.
Faccio notare che in home ci sono “notizie” come queste:Frontale di Rivarolo: morto il motociclista 40enne. Uomo ucciso in agguato nel vibonese.Sparatoria Milano in strada, una vittima. Miss Italia, reginette da laboratorio. Lucio Battisti, 14 anni senza di lui, le estati sulla spiaggia di Ostia. ED un avviso agli utenti bloccato al primo posto da giorni.
Come vedete tutte notizie che non disturbano la manovra, non criticano l’informazione importante e se tu esprimi, correttamente, la tua opinione su un fatto, un giornalista, un politico, un paraculo, la notizia non è idonea. Viene nascosta, la puoi leggere solo tu.
Non bastasse questo ho provato a postare notizie riprese dai giornali, come fanno quasi tutti, raramente postano direttamente dai blog con la propria farnina. Fanno un copia ed incolla e vanno in home.
Ebbene anche queste “notizie” non si vedono, le leggo solo io, anche se il primo cartellino giallo non dovrebbe bloccare la pubblicazione. Certo che di cartellini gialli ne ho una collezione, Montero mi invidia per questo, e ne ho pure uno rosso. Dato che Ok notizie non è come il calcio dove una volta scontata la pena si riparte da zero, probabilmente i cartellini gialli o rossi di Ok notizie sono indelebili, non sbiadiscono.
Si sopravvive anche senza pubblicare sul sito di Ok notizie, lo spazio è loro e lo gestiscono come vogliono, ma che senso ha creare un sito di notizie per poi censurarle?
Non che sia un inizio di regime, ci mancherebbe, ma che manchi di democrazia e sia contro il libero pensiero è fuori discussione.
Non sono un giornalista, ho la terza media, sono solo un pensionato che scrive come la pensa e vi garantisco che le mie stronzate sono assolutamente all’altezza di quelle di Enzo Di Frenna, che è giornalista e laureato.
Qualche pirla laureato pure lui , come è successo ieri su Facebook, ha commentato il mio post e l’unica cosa interessante che ha notato è che una volta ho scritto Facebbok e l’altra Facebook.
Della sostanza di quello che ho scritto e del fatto che mi hanno censurato il commento non si è nemmeno accorto.
Il commento completo è questo:
Beh, bisognerebbe vedere il commento in questione. Già se scrive “Facebbok” e sbaglia tutte le virgole è facile che non passi il filtro della moderazione.
Ma – battute a parte – non penso che la via migliore per partecipare ad una discussione sia chiamare “servitù” la testata in questione e paragonare un politicante ex comico ad un dittatore. Qualche volta basta accendere il cervello prima di scrivere.
Da Informare per Resistere.
Ora la prima parte è una battuta, io l’ho capita, da laureato non può perdere l’occasione di fare il maestrino che bacchetta l’asino, ma è la seconda parte che dimostra che il tipo in questione non ha capito una mazza.
Gli ho risposto sul sito e gli ho mandato un messaggio privato su Facebook, o Facebbok se preferisce: anche per capire l’ironia, la satira, bisogna accendere il cervello prima. Facebbok è un errore di battuta, infatti dopo è scritto giusto. Resta il fatto che anche oggi ho dato la pastura ai maestrini.
Di solito non leggo i commenti nei siti dove pubblico, nascono solo dei botta e risposta senza senso che non aggiungono nulla a quello che si vuole comunicare. Quello che mi sento di dire lo scrivo nei post che possono piacere o non piacere, vivo ancora in un regime di libertà, io. Vivo nel mondo normale non in quello del fatto o di Ok notizie, mi irrita invece chi commenta senza entrare nel merito della sostanza di quello che scrivo, quelli che si limitano a correggermi il compito e basta. Almeno mi dessero i voti, 4 in grammatica e 6 nel contenuto, ma per accorgersi del contenuto ci vuole la testa. Senza è impossibile, la grammatica la puoi imparare l’analisi no.
Il manifesto recita: internet è libertà.
Mica tanto direi, sicuramente non siamo tutti liberi allo stesso livello. C’è chi è in semilibertà, vigilata.
Mi manca solo che mi buttino fuori da Facebook ed ho fatto strike, bingo.
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