Sul fenomeno mediatico Vázquez Sounds, Messico

Creato il 26 novembre 2011 da Vfabris @FabrizioLorusso

Foto nostalgia: i tanto amati e gentilissimi Prodigy. Ma intanto… Dal Messico al Brasile, dalla Spagna agli USA un dirompente fenomeno musicale sta impazzando su Internet e sui social network: sono i Vázquez Sounds, una band “tutta in famiglia” e piuttosto mielosa formata da tre giovanissimi fratelli che vivono a Mexicali, una città messicana della Bassa California a meno di 200 km da Tijuana e San Diego. Su YouTube il loro video ha superato le 3 milioni di visualizzazioni in dieci giorni, ad oggi va verso la soglia dei 5 milioni, e hanno già ricevuto le prime offerte di contratti discografici. La cantante Angie, di soli 10 anni, il batterista Gustavo, di 13 anni, e Abelardo, pianista e chitarrista di 15 anni, stanno facendo il giro del mondo con una cover della splendida Rolling in the deep, uno dei più grandi successi di una delle regine del soul bianco, l’inglese Abele che quest’anno ha vinto di tre premi agli MTV Video Music Award. La rete ha trasformato questi sconosciuti fratellini negli artisti più celebri e più intervistati dai media messicani e statunitensi nel giro di una settimana.

Anche il notiziario più seguito del Messico, condotto dalla giornalista Carmen Aristegui su Radio MVS e sulla Tv via cavo, ha dedicato uno spazio a questa neonata “child o baby band”, cioè una versione più infantile delle boy band che dagli anni novanta invadono le classifiche, le webzine specializzate e le riviste patinate dei cinque continenti. Dagli ormai datati Take That agli Hanson, dai Backstreet Boys a Justin Bieber, sono tanti i possibili accostamenti che il successo virtuale dei Vázquez Sounds sta cominciando a provocare.

I tre fratelli hanno già 70.000 fan su Facebook e quasi 11.000 follower su Twitter, ma i complimenti si concentrano soprattutto sull’intensissima voce di Angie che non ha nulla da invidiare alle professioniste più sperimentate. “Ho iniziato a cantare all’età di 7 anni ma non ho preso mai lezioni: veniamo tutti da una famiglia di musicisti e anche mia madre canta”, ha risposto Angie in un intervista alla CNN. “Continueremo a caricare nuovi video con altre cover di belle canzoni”, ha aggiunto il fratello maggiore Abelardo.

Gli speciali di Tv e portali web internazionali come Milenio Tv, Good Morning America, Univision e Terra hanno da subito sottolineato la presunta spontaneità di questo successo che sarebbe il risultato di un “gioco innocente”, una strimpellata domenicale con chitarra e batteria. Solo che ora non si suona più in uno scantinato o in un garage ma nello studio di registrazione hi-tech di papà.

Basta cercare il video digitando sui motori di ricerca “VázquezSounds” e dargli un’occhiata per rendersi conto che non è certamente frutto di un esperimento o di un gioco come vorrebbero far credere i tre giovani musicisti e i loro genitori quando raccontano ai media la loro storia.

L’alta definizione del clip, realizzato con videocamere professionali, la location impeccabile e il sound pulito, masterizzato alla perfezione, non danno adito a dubbi. Il sorriso ammiccante e premeditato di Angie sull’ultima nota della canzone è degno di una Britney Spears o una Cristina Aguilera d’annata.

Infatti, chi ha lavorato più duramente al progetto è stato sicuramente Abelardo Vázquez senior, il padre degli enfant prodige, che è un importante produttore musicale, noto per aver lanciato personaggi molto conosciuti nella scena musicale latino americana come le pop band Reik e Nikki Clan.

Il mito del talento naturale e della fama facile, quella che arriva così, per caso, viene rimpiazzato dalla pianificazione a tavolino e da un’arte congelata in strategie di marketing 2.0, senza nulla togliere alla bravura e al futuro dei Vázquez Sounds.

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