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Sul lavoro

Creato il 22 febbraio 2013 da Speradisole

SUL LAVORO

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L’ultima proposta (o forse la penultima, o la terzultima, ormai non riesco più a starci dietro) del berluska sul lavoro è questa:

“Le aziende assumono un lavoratore, magari giovane, e per 3 0 4 anni non pagano né i contributi, né le tasse e – aggiunge – è come se assumessero in nero”.

Si assicurano così nientemeno che quattromilioni di posti di lavoro. Che bello! Si lavora finalemnte!

Una gran figata, direbbe Crozza. Sembra l’uovo di Colombo, mentre, a pensarci bene,  è una emerita sciocchezza.

Nella mentalità comune che si è costruita in questi anni di berlusconismo, dopo 3 o 4 anni il lavoratore verrà licenziato e l’azienda ne assumerà un altro “in nero”, naturalmente. Conseguenza la ditta o l’azienda potrà far lavorare le gente in nero legittimamente.

Inoltre,  potrebbero fare un giochetto un po’ più sporco. Ne licenziano uno in regola e ne assumono un altro in nero.

Punto.

L’altra conseguenza è che sarà sempre lo Stato a sobbarcarsi le spese, con la cassa integrazione. Praticamente lo Stato paga i contributi ai lavoratori, che lavorano e producono, per un privato, come se fossero dipendenti pubblici.

Ma i soldi dello Stato sono soldi nostri e qualcuno deve contribuire a rifondere le spese. Con l’aria che tira da quelle parti, andrà a finire che a rimetterci saranno i soliti pensionati e quei pochi operai e dipendenti che lavorano in regola.

Ma tanto, assicura Berlusconi, c’è sempre la Svizzera.

Comprendo che l’argomento “lavoro” sia un argomento difficile, triste da affrontare e poco appetibile dal punto di vista elettorale.

Ma cos’è meglio per il bene degli italiani:

* Come fa Grillo, diamo 1000 euro a tutti quelli che sono disoccupati, per qualche anno, senza dire dove li va prendere tutti quei soldi e distruggendo tutte le rappresentanze sindacali?.

* Promettere quattromilioni di posti di lavoro in nero, sfruttando la miseria della gente e l’insicurezza della fattibilità, ma alimentando soprattuttto l’idea di un lavoro in nero fuori dalle regole della convivenza civile?

* Cercare di premiare coloro che creano posti di lavoro regolari, dando una mano a chi si rinnova e a chi è disposto a migliorare la produttività in questo paese facendo finalmente aumentare oltre la produttività anche la crescita, senza fare delle elemosine e coinvolgendo attivamente le rappresentanze dei lavoratori in specifici organismi decisionali delle aziende?



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