Sul luogo del delitto

Giornata di ritorni, ieri, in tanti sensi. Scolastici, innanzi tutto, perché, con un ritardo di quasi due mesi, finalmente, si svolgeva al prefabbricato l’annuale festa di consegna dei diplomi. Contrariamente all’anno scorso, la ‘povna alla cerimonia non era prevista.
“Chi ci va?” – le aveva domandato DaddyLongLegs, quando era arrivata la circolare di Barbie.
La ‘povna aveva rigirato la domanda a Esagono, che si era voltato a guardarla con aria dubitativa, quasi a dire “Non ti offri?”.
“A parte che non voglio perdere ore di lezione, mi sentirei malissimo, secondo me non avrebbe tanto senso: ovviamente vorrei stare lì per le mie bimbe, ma con il resto dell’Orda la mia presenza al triennio è stata da naturale ex, non troppo significativa”.
Così era stato scritturato Mr. House, che si era reso disponibile. E se alla ‘povna dispiaceva di non poter essere presente, consapevole di non poter volere tutto, se la era fatta anche passare.
Invece capita che le elezioni chiudano il suo plesso, come seggio, e la ‘povna si ritrovi con la mattina libera. E decida di tornare sul luogo del delitto.
Rivedere le bimbe dopo una stagione e mezzo (l’ultimo pranzo risale a fine autunno) è stato solo e tanto bello. Scambiarsi racconti, aggiornamenti, discutere di persona l’attualità politica il seguito naturale di un’abitudine mai persa. Commuoversi al momento della consegna, inevitabile.
Felice e contenta di aver così ben battezzato il sabato, la ‘povna se ne torna in treno, fischiettando. Di lì a poco lo sceneggiatore le notificherà, per ben due volte, che il tema della giornata è nostoi. La ‘povna prende atto, accetta un invito per una sera al mare, insieme all’Anziana di Ginevra e allo Storico Saggio. Nel mezzo, al pomeriggio, ci legge sopra un (brutto) giallo. E poi, forzatamente saggia, si mette in modalità stand-by.