Il dibattito sul prezzo del libro si fa sempre più acceso, specie in Italia, dove è stata approvata di recente la legge che ne regolamenta gli sconti; legge che porta il nome del deputato del Pd, Ricardo Levi, e il cui intento dovrebbe essere quello di arginare la crescita dei giganti del commercio online come Amazon o Ibs, trainati dal successo delle loro super offerte sui libri, per dare un po’ di respiro alle librerie indipendenti.
Ma di fatto, la legge Levi, così come uscita dalle stanze del Senato, è stata accusata di non tenere conto delle esigenze dei lettori, soprattuto in un momento in cui la questione dell’accesso alla cultura soffre della crisi economica e dei mutamenti del mercato.
E infatti pone al suo centro “lo sconto” piuttosto che il “prezzo” dei libri, senza occuparsi poi di come incentivare e diffondere la cultura del libro e della lettura, in un Paese che non detiene certo il primato.
Lo ammettono gli stessi gruppi che alla stesura del testo hanno in qualche modo collaborato:” Il mercato librario presenta un’anomalia: il prezzo del libro è fissato dall’editore, non dal rivenditore, e gli sconti sono finta concorrenza. La vera concorrenza andrebbe fatta sul prezzo di copertina e sui contenuti. L’ideale sarebbe vietare completamente o quasi gli sconti, come avviene in Paesi come Francia, Germania, Spagna, Svizzera. Infatti, se nessuno può fare sconti, la concorrenza si sposta davvero in maniera “sana” sul prezzo di copertina. Altrimenti è il solito vecchio gioco: alzo i prezzi, poi faccio lo sconto. In assenza di sconti, poi, l’attenzione si sposterebbe di nuovo sul libro. Quante librerie oggi sono costrette a vendere sconti invece che libri? Il libro è un oggetto che ci fa compagnia per parecchie ore. È più importante pagarlo due o tre Euro in meno, o avere un compagno ben scelto o ben consigliato?”.
Vista in questi termini però, se l’attenzione si spostasse davvero sul libro, ci si accorgerebbe che il suo destino non è più quello di essere un semplice oggetto così come lo conosciamo ed è stato per secoli, che l’editoria sotto l’influsso di Internet e del digitale è in pieno stravolgimento, che non soltanto la produzione, ma anche le strategie di distribuzione sono destinate a cambiare radicalmente e a decretare la sopravvivenza del colosso così come del piccolo editore di nicchia.
Vi consiglio di leggere, in quando a questo, l’ultimo articolo di Giuseppe Granieri su La Stampa, che riporta come “caso scuola” l’esperimento di Apogeo Editore: “L’ebook esce prima del libro, a un prezzo molto basso: 4,49 euro. Con il tempo il prezzo cresce. prima a 9.99 per poi stabilizzarsi a 19,99 quando esce il volume di carta, che nel frattempo è stato lavorato.”
Infine, vi consiglio di dare uno sguardo ai siti dove gli ebook si possono scaricare proprio gratuitamente. Fatelo prima che il legislatore si accorga anche di queste, che per la maggior parte sono iniziative senza scopo di lucro, e le accusi di mettere in crisi le vendite in libreria.
- LiberLiber: Libreria elettronica del progetto Manuzio che mette a disposizione numerosi classici della letteratura in vari formati scaricabili.
- Progetto Gutenberg 36000 free ebook per Kindle, Android, iPad, iPhone
- EbookGratis.net: portale dedicato all’hosting e alla ridistribuzione di ebook e produzioni digitali di diverso genere: romanzi, riviste, saggi, fumetti, raccolte di racconti o di articoli dedicati agli argomenti più disparati (internet, cucina, viaggi, web, tecnologia, ecc…).
- OzOz: biblioteca digitale con più di 500 libri (in Italiano e in Inglese) da scaricare e leggere gratis sul tuo computer, e tante utilità per lettori e scrittori
- Biblioteca della letteratura italiana un lavoro realizzato da Pianetascuola in collaborazione con l’editore Einaudi, che accorpa le opere di 205 autori italiani dal Duecento ad oggi, da scaricare in formato Pdf.
Sono soltanto alcuni tra la miriade di siti Web da cui è possibile scaricare ebook gratis legalmente, ve li segnaliamo perché li reputiamo i più interessanti, ma voi se volete potete aiutarci a completare la lista.