![Sul tema del “risveglio” [Viator] Sul tema del “risveglio” [Viator]](http://m2.paperblog.com/i/30/303321/sul-tema-del-risveglio-viator-L-aOkdrZ.jpeg)
Raccolgo con piacere l’invito dell’amico TNEPD a scrivere qualche considerazione circa il tema del cosiddetto ‘risveglio’, che da qualche tempo sembra stia coinvolgendo sempre più persone, anche grazie al contributo delle informazioni ‘alternative’ reperibili in rete.
Un celebre passo del Vangelo di Luca recita: “Io altresì vi dico: Chiedete e vi saràdato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiedericeve, chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa.”
Per chi sia allergico alle sacre scritture citerò un paio di film cari a buona parte dellacultura ‘alternativa’. Il primo è Fight Club, pellicola dai molti contenuti simbolici. In una delle fasiiniziali si vede il protagonista, depresso e senza casa, che dopo avercontattato il nuovo amico Tyler (suo alterego illuminato) con l’intenzione di chiedergli ospitalità, proprio nonriesce a farsi uscire di bocca la richiesta d’aiuto. A quel punto Tyler losprona: “Basta chiedere. Tre boccali dibirra e ancora non riesci a chiederlo (…)“ Il secondo è The Matrix. La scena è quella dell’incontro tra Neo e Trinity, in discoteca. “So perché sei qui, Neo. So cosa staifacendo. So perché vivi da solo, non dormi, ed ogni notte lavori al tuocomputer. Tu stai cercando lui (…)”
Prendo spunto da queste tre citazioni perintrodurre il primo concetto che credo valga la pena sviluppare. Il vero ‘risveglio’ non è un processo automatico. Non ci coglie alla sprovvista come unraffreddore. Non è un’idea che spunta d’improvviso e che in potenza possacoinvolgere chiunque, per caso oinduzione. Non può attecchire egermogliare nel terreno della passività, della supponenza o della superbia.Esso è il risultato di un processo evolutivo che si concretizza in un umileatto di volontà da cui scaturisce una ricerca, spesso lunga e solitaria, laquale di solito restituisce più interrogativi di quanti riesca a soddisfarne. Perciò: se non bussi non ti sarà aperto. Se nonchiedi, non otterrai risposte. Se non cerchi, non troverai.
Può sembrare una banalità, ma non lo è. Perché inrealtà non sono molti coloro i quali siano realmente disposti a bussare, chiedere e cercare.Questa fame di Verità non è patrimonio di tutti. Chi ne è in possesso lo sabene fin dalla più tenera età. Lo sa perché laddove molti erano portati ad accontentarsidelle risposte fornite dalla cultura dominante, già allora intuiva lalacunosità di quelle informazioni; intuiva che in realtà vi fosse ben altro daconoscere e comprendere.
Di conseguenza potrai essere subissato diinformazioni e messaggi più o meno espliciti, ma se in te non sussistono glianzidetti presupposti, difficilmente sarai disposto a barattare i grezziassiomi ‘sistemici’ sui quali hai fondato la tua esistenza, con una serie diconcetti sfuggenti, spesso destabilizzanti, che per tradursi in un cambiamento‘concreto’ hanno bisogno di esserecoltivati con coraggio, umiltà e dedizione.
![Sul tema del “risveglio” [Viator] Sul tema del “risveglio” [Viator]](http://m2.paperblog.com/i/30/303321/sul-tema-del-risveglio-viator-L-4QJCmE.jpeg)
Per quanto sia evidente – infatti – che negliultimi anni stia effettivamente accadendo qualcosa di bello nei cuori e nellementi di tante persone, lo è altrettanto che la stragrande maggioranza dellapopolazione sia ancora ben lontana dal pervenire ad un autentico risveglio. L’impegno profuso dalla informazione e culturaalternative a mio avviso non sta facendo altro che catalizzare il cambiamentodi coloro i quali già abbianoconseguito autonomamente la ricettività di cui si diceva qualche paragrafoaddietro. Fino a non molto tempo fa le risposte erano celateall’interno di grandi libri spesso difficili da reperire ed altrettantodifficili da comprendere. Andavano desunte nella maieutica di pochi grandimaestri illuminati. Bisognava ricercarle tra le righe di mille articoli, saggigiornalistici e trattati filosofici e religiosi. Gli stessi esempi concreti, di persone che avesseroconsapevolmente scelto di vivere un’esistenza differente, erano eclissati dai modelli ostentati dal pensiero unico diffuso dai media mainstream, controllati da chi ci vorrebbetutti supini, addormentati, egoisti ed in perenne conflitto per questioni disoldi, classe sociale, credo religioso, genere sessuale, età anagrafica, ideologiapolitica, patria, etnia e tifo sportivo. Così il lavoro di coloro i quali fossero animati dauna reale volontà di conoscenza risultava inevitabilmente rallentato da una serie diostacoli ‘materiali’, con il risultato che il ‘risveglio’ – avendo luogo inmaniera più isolata e differita – non spiccava con l’evidente sincronismo cui invece assistiamo oggi, nell’era dellacomunicazione istantanea globale. Siti, blog, libri, articoli, videoclipvengono oggi prodotti e diffusi in gran quantità, e sono facilmente reperibilida chiunque abbia raggiunto un adeguato grado evolutivo che susciti la volontàdi ricercarli e – soprattutto – elaborarele informazioni da essi veicolate, trasformandole in azioni concrete. Risulta molto più semplice – oggi – lasciarsi ispirare dagli esempi virtuosidi singoli individui o gruppi di persone che abbiano deciso di tagliare i ponticon i diktat demenziali di questa società e che si adoperano eroicamente perrecidere i legacci culturali ed economici con cui il sistema tenta diimmobilizzarli. Perché le alternative esistono,nonostante qualcuno si adoperi per nascondercele. In ciò –ritengo – risiede la differenza rispetto al passato.
![Sul tema del “risveglio” [Viator] Sul tema del “risveglio” [Viator]](http://m2.paperblog.com/i/30/303321/sul-tema-del-risveglio-viator-L-fVQUhS.jpeg)






