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Sulawesi remota: il Sud-Est

Creato il 24 agosto 2015 da Dharmabum

Sulawesi

Per molti Sulawesi è solo Toraja, o al massimo le isole Togean o Manado, e sono pochi quelli che si prendono la briga di andare ad esplorare altre zone. Ma invece c’è molto altro, è una delle regioni più affascinanti di tutta l’Indonesia. Se si cerca qualcosa di bello e davvero “off the beaten path”( non quello della Lonely Planet ), è il posto ideale: pochissimi stranieri, niente di turistico, ma nulla di così “difficile” o molto caro come possono essere il Kalimantan o Papua. Tra queste zone poco battute forse la più remota è il Sud Est, anche per una questione geografica. Non ci si passa per caso, bisogna sbattersi per arrivarci e non ci sono attrazioni turistiche famose da poter attrarre turisti in cerca del selfie ad effetto da postare su facebook.
Per andarci da Kota Ambon bisogna prendere una nave Pelni per Bau Bau in rotta verso Surabaya e farsi oltre 24 ore di viaggio. Viaggiare con queste navi è praticamente un viaggio nel viaggio. C’è tantissima gente che si fa viaggi lunghi anche parecchi giorni per i motivi più disparati: da quelli che vanno a cercar fortuna a Jakarta con tutta la famiglia a quelli che vanno a riunirsi con la moglie o con i figli in qualche altra città di Giava o di Sumatra, dai militari in partenza per qualche base sperduta nella giungla ai gruppi di amici che tornano al lavoro dopo le ferie. I visi sono quelli di tutte le razze dell’Indonesia, da quelli un po’ strani, quasi africani, dei papuani a quelli di origine cinese o filippina. Negli occhi delle persone si vedono chiaramente i sogni, le speranze, l’inquietudine per l’incertezza del futuro. La classe economica costa poco ma è piuttosto sporca ( anzi è proprio un porcile, tipo la sleeper class dei treni indiani, anche se ci sono molti inservienti che puliscono ) e fa un gran caldo, ma c’è tutto ciò che serve. I posti sono una specie di brandine con un sottile materasso di gommapiuma. Se viaggi da quelle parti molto probabilmente sarai l’unico straniero e riceverai molte attenzioni e incontrerai tanta gente simpatica e interessante, che quasi sicuramente ti offrirà un sacco di roba ( quasi tutti viaggiano con valigie e scatoloni pieni di qualsiasi cosa da mangiare ). Queste navi sono enormi, tipo quelle da crociera ( una versione molto low cost diciamo ), ed è molto bello andare sul ponte a gustarsi il panorama, soprattutto al tramonto e quando si avvicinano alla terraferma o lasciano i porti.
Arrivo a Bau Bau la mattina molto presto, c’è un sole infuocato che spunta all’orizzonte, e mi faccio portare subito da un ojek in una guesthouse economica. Nella stanza non ho le finestre, fa un gran caldo, ma meno che sulla nave.

Sulawesi

Sulawesi

Sulawesi

Bau Bau non ha solo un nome simpatico: ha una storia interessante, uno splendido Kraton ( forte ) seicentesco su una collina ( con vista mozzafiato sulla baia e sulle isole vicine ) ed è abitata da gente particolarmente amichevole. In passato fu un potente sultanato, e anche oggi è una zona piuttosto ricca, grazie ad una popolazione molto intraprendente e abile nel commercio. Pochi si fermano più di qualche ora, in genere questa città viene usata solo come una tappa per andare da qualche altra parte, soprattutto da chi vuole andare alle isole Tukangbesi. In realtà anch’io avevo una mezza idea di andarci, ma poi l’avevo scartata perché pensavo che sarebbe stato troppo lungo e costoso andarci. Alla fine non era così, era piuttosto facile e nemmeno troppo caro, e mi è dispiaciuto parecchio non aver lasciato 4 o 5 giorni in più per questa eventualità. Ma avevo solo 5 giorni in tutto per raggiungere Makassar, e non sapevo nemmeno di preciso come, quindi ho deciso di vedere solo un paio di cose con calma tra Pulau Buton e Pulau Muna. Le Tukangbesi comunque meritavano di sicuro, sono forse più interessanti per i divers che per semplici viaggiatori, ma devono essere ancora piuttosto incontaminate.

sulawesi

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Raha è il villaggio più grande dell’isola di Muna ed è veramente fuori da qualsiasi rotta possibile di viaggiatori. Il viaggio da Bau Bau è stupendo, si naviga tra le due isole e la vista è spettacolare. Bellissime foreste tropicali lussureggianti, piccole spiagge incastonate tra bizzarre rocce e isolotti vulcanici, colori del mare stupefacenti. Sarebbe bellissimo da fare con una barca propria, per potersi fermare qua e là ad esplorare la costa. Ma vicino a Raha questo è possibile, almeno in parte, ed è il motivo principale che mi ha portato in questo remoto e sconosciuto angolo di Sulawesi. A circa 20 km c’è una laguna, Napabale, dove dovrebbe essere possibile trovare dei barcaioli in grado di farti fare un giro. Si rivelerà uno dei posti più belli visti in tutta l’Indonesia. La laguna è collegata al mare da un piccolo tunnel tra le rocce, ma ce ne sono altre vicine, con molti strani monoliti vulcanici dalle forme più strane che torreggiano qua e là come dei funghi. Il mare ha un colore pazzesco, quasi fosforescente, e ci sono molti pesci, alghe colorate e coralli. La giornata è stupenda, con un cielo strepitoso e un’atmosfera quasi irreale.
Un altro spettacolare viaggio mi porta infine a Kendari, che si trova anch’essa dentro una laguna, anche se non è certo un luogo paradisiaco come quelli visti in questi ultimi giorni. Anzi, in tutta onestà è una città che fa abbastanza schifo, al netto della solita gente simpatica, le donne piuttosto belle e dei mercati traboccanti di rambutan e mangostani dolcissimi. Non dovrò sbattermi troppo per trovare qualcosa per Makassar: di fronte al mio hotel ci sono dei tizi che organizzano dei bus/cargo diretti ( strani autobus divisi in due parti, metà per passeggeri e metà per merci, in genere pesce fresco ), con incluso il viaggio notturno in ferry attraverso il Teluk Bone ( dove dovrò però dormire per terra su dei giornali ).

Il mio viaggio si avvia al termine, ma ci sarà ancora spazio per una bella serata “nei peggiori bar di Makassar” e per la visita ai fantastici giardini botanici di Bogor, che non ero riuscito a vedere le altre volte che ero passato per Jakarta.

jakarta

bogor


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