Sulcis: 30 minatori, 400 metri sotto terra: "Il 26 agosto 2012 alle ore 22:30, una trentina di minatori si asserraglia a 373 metri di profondità. La rabbia esplode quando non arriva una risposta in merito ai finanziamenti per rilanciare la miniera attraverso la produzione di energia pulita da carbone attraverso la cattura di Co2 dal terreno.
Se questi investimenti, si tratta di 200 milioni di euro, saltassero per i 463 lavoratori e le famiglie sarebbe un duro colpo. Si sa che in tempi di crisi abbandonare una produzione al suo destino significa farla fallire nella competizione economica e sancirne la morte. Ma la morte di una attività significa la fame per chi ci vive. A poca distanza i lavoratori Alcoa sperano nell’incontro decisivo il 31 agosto fra il ministro De Vincenti e Glencore, anche se non sarà facile convincere qualcuno a investire in un impianto in perdita da anni nonostante gli sconti energetici.
La nostra Primavera è iniziata e parte dal Sulcis-Iglesiente."
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