Sulcis, perché la cassa integrazione è una buona notizia

Creato il 18 dicembre 2012 da Cassintegrati @cassintegrati

La settimana scorsa è stata firmata la cassa integrazione straordinaria per i lavoratori Eurallumina di Portovesme, nel Sulcis. I sindacati accolgono la notizia come “un importante traguardo per la vertenza”.

Qualche lettore potrebbe chiedersi perché la cassa integrazione straordinaria venga accolta come un’importante passo avanti. È bene precisare che stiamo parlando di un miglioramento della situazione, non certo di una soluzione definitiva della vertenza. Fino ad oggi, infatti, i 400 lavoratori Eurallumina - fabbrica di alluminio di Portovesme chiusa ormai da tre anni – hanno ricevuto la cassa integrazione in deroga, mentre a partire da adesso riceveranno la cassa integrazione straordinaria per riconosciuta crisi aziendale. Tradotto significa: “nessuna ulteriore decurtazione dello stipendio e anticipazioni a carico dell’azienda”, spiegano i sindacati.

In un periodo come questo - e in una zona come il Sulcis, soprattutto - la cassa integrazione straordinaria rappresenta un un grande aiuto per le famiglie schiacciate dalla crisi, ma il cammino verso un’alternativa di lavoro reale è ancora lungo.

A illustrarci i prossimi passi è Antonello Pirotto, delegato Rsu della Cisl, che a gennaio mandò a quel paese il senatore Roberto Castelli ospite della trasmissione di Michele Santoro. “La cassa integrazione straordinaria che si firmata all’assessorato al lavoro è possibile solo perchè si è passati per l’accordo del 22 novembre scorso con i ministri Passera e Clini – che prevede il riavvio dell’impianto in due anni – certo è che adesso si deve andare avanti verso la risoluzione completa della nostra vertenza”.

Nonostante l’entusiasmo del ministro Passera, che il mese scorso parlava di “percorso chiaro e concreto per la ripartenza di Eurallumina”, resta da sciogliere il nodo del bacino dei fanghi rossi e quello dei finanziamenti per la costituzione della New Co per la costruzione della nuova centrale per l’energia (prevista dall’accordo del mese scorso). E bisogna capire se le dimissioni del governo comporteranno ritardi, già riscontrati in altre vertenze.

di Marco Nurra | @marconurra


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