La notizia appresa ieri sull’attentato contro la scuola di Brindisi mi ha profondamente scosso. L’ordigno rudimentale collocato di fronte al cancello secondario dell’Istituto Professionale Morvillo Falcone di Brindisi, ha provocato la morte di una ragazza di 16 (!!) anni, Melissa Bassi e il ferimento di altre 7 studentesse, di cui una attualmente in gravi condizioni.
La prima idea riguardante la responsabilità indirizza verso la pista mafiosa, anche se il modus operanti e i mezzi impiegati non rientrano nelle abitudini di questo tipo di organizzazione. Anche se qualcuno però fa giustamente notare che ricorre oggi il ventennale dell’attentato di Capaci che costo la vita al giudice Falcone, alla moglie e agli agenti di scorta, e che oggi era previsto, nel brindisino, il passaggio della carovana antimafia di Don Ciotti.
Aleggia anche l’ipotesi del terrorismo internazionale, anche se manca la consueta e immancabile rivendicazione pubblica di quanto successo.
Sono considerate anche l’ipotesi della vendetta personale, dell’attentato anarchico o del gesto di un folle dal momento che pare certo attualmente, è che la deflagrazione fosse impostata per avvenire alle ore 7 e 50, mediante un timer…. L’orario esatto in cui arrivano presso la scuola i pullman carichi di studenti.
Mafia? Terrorismo? Anarchici? Folle? Quel che è certo è che un fatto di così estrema gravita e vigliaccheria da parte di chi l'ha compiuto trova ben pochi precedenti. Speriamo di conoscere presto la verità riguardo a questo tragico fatto, e che la risposta della giustizia sia ancora più forte di quanto accaduto …. Ma soprattutto esemplare nei confronti dei colpevoli.