I tifosi del Milan prendono una netta posizione
VITA TIFOSA (Milano). Nella partita a scacchi che si sta giocando in via Turati, sede del Milan, c’è una figura che fino a oggi nessuno nell’entourage rossonero ha considerato: la tifoseria.
Con Allegri che tratta la buonuscita, Berlusconi che intende mettere in pratica ciò che ha in mente e Galliani che prova a uscirne nella maniera più indolore possibile, i sostenitori milanisti arrivano come l’ultima ruota del carro, senza considerare il fatto che nei momenti più bui – riscontrabili a inizio stagione – proprio loro si erano dimostrati comprensivi verso le scelte, drammatiche, appena prese dalla società.
Ecco perchè quest’oggi la Curva Sud, il cuore del tifo rossonero, ha voluto esprimere attraverso un comunicato la propria posizione. Così come accaduto recentemente con le proteste dei cugini interisti, anche in questo caso l’esposizione del proprio pensiero è avvenuto in maniera netta ma civile, con parole dure nei contenuti ma non nei modi; parole che riportiamo di seguito:
Ci troviamo a dover dire la nostra sull’ennesima situazione che potrebbe nuocere al futuro del nostro amato e glorioso Milan e che, da innamorati di questi colori, non possiamo accettare. Partiamo dallo scorso anno: ci troviamo a luglio ad appoggiare una linea e un progetto societario che parte dai giovani per tenere a posto i conti e che ci ha visto salutare i più grandi campioni degli ultimi anni e i due giocatori più forti delle ultime stagioni. Ci troviamo tutto il tifo rossonero contro, ma lungimiranti decidiamo di abbracciare la linea capendo che alla base di tutto questo c’è un serio progetto, fatto di giovani forti e di una società con i conti a posto. Inizia il campionato tra mille difficoltà e il Milan di Allegri sembra destinato al baratro. Noi, consci del fatto che contestare sarebbe deleterio per l’ambiente, prendiamo posizione e decidiamo di sostenere il Milan nel momento più difficile. La scelta funziona: si crea una sorta di patto tacito tra curva, mister e squadra, si rema tutti nella stessa direzione e, malgrado una squadra che in confronto alle Ferrari delle big europee è paragonabile a una 500, iniziamo a raccogliere i frutti con le esplosioni di El Shaarawy e la gestione oculata dei giocatori da parte del mister Allegri, a cui riconosciamo di essere stato guida di questo progetto e che con un solo innesto di valore, Balotelli a gennaio, ci ha dato la grandissima soddisfazione di passare da penultimi al terzo posto finale. Ci troviamo oggi con un progetto appena avviato (un anno in certe operazioni è solo un piccolo passaggio) che verrà presto smantellato per scelta presidenziale. Possiamo benissimo capire, ma non condividere, che chi investe può decidere di cambiare allenatore anche solo per scelta personale, ma se proprio di progetto si tratta dobbiamo ripartire quantomeno dando la squadra in mano a un allenatore affermato e non certo a persone come Seedorf (che non ce ne voglia) o altri che hanno zero esperienza in panchina e arriveranno a prendere in mano una squadra di giovani a un mese dal primo impegno ufficiale e di difficilissima gestione quale il preliminare di Champions League. Noi chiediamo che venga almeno rispettato il Milan come istituzione e i suoi tifosi, con delle scelte non legate al momento ma con la prosecuzione (se non con Allegri che appoggiamo fermamente, almeno con un vero allenatore) di quel progetto che un anno fa abbiamo deciso di sostenere contro tutto e contro tutti.
Fonte: CurvaSudMilano