Particolare ignifugo.
L'estate mi scorreva che era una bellezza, ma nel frattempo c'era un particolare che non riuscivo a mettere a fuoco.
Non uno sfocamento di particolari grave come nei primi film Darioargentei, luccicosissimi sì come trama, musiche, fotografia, interni annisettanta ecc. ma un bel po' leziosi nella recitazione degli attori, spesso troppo ammicchevoli. Che fastidio, le persone ammicchevoli senza motivo
È solo che arrivato a questo punto della mia vita io mi rendo conto di non aver mai scritto alcun saggio realmente esaustivo sulla Politica. Quindi, per sopperire a questa mia riprovevole mancanza, mi ripropongo con il tuo santo ajuto di non offenderti mai più, e di stilare finalmente un Saggio Esaustivo sulla Politica.
Quindi ribadisco,
Saggio Esaustivo sulla Politica.
Sebberlusconi peddavero stava sulle palle a tutti, arrivavano tutti i Cosiddetti Poteri Forti: Gianniagnelli dalle narici sempre più grandi, Bossifini, il Colonnello Buttiglione, la salma ancora viva di Segnifiglio, Minodamato camminante sulle sue stesse ceneri, il Gabibbo e il clone uccel di bosco di Totoriina che gli dicevano “Abbèllo” e gli facevano dei segni inequivocabili di andarsene. Chi con la mano, chi con la P-38, chi colla banconota arrotolata, chi colla voce di Antonio Ricci.
Insomma, lo sgommavano via, gli dicevano “guarda che se non te ne vai tu di tua Spontex dicendo di essere stato improvvisamente asciugato di quell'unto impossibile dai Rotoloni Regini diddio in persona, noi segretamente ci alleiamo, cambiamo i tris tutti allo stesso giro e ti attacchiamo dalla Kamchatka con un gran pavese di bandierine che non finisce più, se non addirittura ti piloniamo o ti Calviniamo o ti caffeamareggiamo”. E, ghignando orribilmente: “Marcinkus!”.

Caffeamareggiatissimo.
Perché invece questo non succede mai?
Perché vuoi mettere com'è più sintetico dire “dai! rifacciamo quell'albero vincente dove uniamo tutti gli opposti che però si riconoscono nell'Antiberlusconismo” senza però aggiungere che per fare un albero ci vuole il legno, e che per fare il legno ci vuole l'albero, e che salteremo in aria tuttinsieme alla prossima puntata?
Pensa come si annojerebbe il telespettatore all'udire “Vota me, che ti metto molta più luce nei lampioni della tua via” “Sì, ma cosa farai per i miei cervi allo stato brado?” “li benedirò con questa preghiera benedetta di Padre Teresa di Gallura” “fin qui tutto occhèi, ma io ho un gran desiderio di Testerosse e di carburanti economici per foraggiarle, però voglio pure la macchina all'idrogeno” “alt alt, fermi tutti, qui casca a fagiuolo 1 discorso serio: aumentiamo un pochettino le tasse ma soprattutto combattiamo strenuamente l'evasione fiscale, facciamo una sanità e 1 scuola come cazzosideve, ridistribuiamo equamente sussidi e pensioni, leviamo lì, mettiamo qui, insomma con tutti i krismi e le % del caso finalmente STUDIAMO & proponiamo un bel cazzodiprogramma.”
Povero telespettatore ma soprattutto come al solito povero te: vi siete già persi. La vs. capacità di concentrazione è notoria, e voi 2 state solo desiderando ardentemente l'arrivo della prossima pubblicità. Vuoi mettere quando si individuava l'Inimico e senza quartiere lo si combatteva? colle parolacce magari, quelle che a scuola e al catechismo non potevamo dire mai dico mai?

N-esimo album infinito.
Inzomma capì, a me mi dispiace un sacco per il mio bel gagliardetto elettorale, che mi richiamava sempre alla mente quell'altra cosa dei bei tempi andati, quegli album di figurine che non riuscivo mai a finire. Finora era completo. C'erano tutti i bolli delle elezioni e con un po' di sforzo potrei anche ricostruire i miei voti precedenti, a partire dal primo, la mia unica scheda bianca perché consapevole di nonsapere, passando per i repubblicani appena usciti dal Pentapartito, i - ahah - Radicali, i Verdi (gulp), Alleanza Democratica dell'ex giudice Ayala che non era riuscito a saltare in aria pure lui, per finire poi al più grosso PSD-PDS-DS-PD che sul momento Disarcivescovodiberlusconopolizzasse l'Arcivescovo di Berlusconopoli. Per non parlare di Pietro, nell'ultimo periodo.
Oh: mi mette tristezza abbestia ma questo elettorale mi sa che era l'unico album che stavo finendo veramente. Ora mi ricordo perché ero così allegro quando ne sottoponevo la completezza ai presidenti di seggio e quando lo rimiravo fino all'ultimo timbro, riponendolo nella sua trasparente custodia di plastica semirigida. Secondo me quei sozzi lo sanno, della smania Deglitaliani di finire almeno 1 album. X questo hanno fatto le cose così.

Poi c'è 1 altro fatto. Non mi piace queste sembianze calcistiche che ha La Politica.

Facciamo così, Femmina Generica. Io mi rivolgo nella fattispecie a te come rappresentante del tuo genere sensuale, nella tua natura intrinseca di Anti-Calcio e Anti-Me. Seppelliamo il tuo magnetismo incandescente e la mia falenità timorosa. Te lo dico anche in rima: poniamo sottoterra l'ascia di guerra. Dai, prestami ancora 1 volta attenzione.
Il calcio è meglio della politica. Ti sembrerà strano, tu che ti appassioni ogni tanto alla seconda e quasi mai al primo. Quelle undici magliette colorate in un certo modo non ti offrono solo un'appartenenza ma anche, lo riconoscerai persino tu, uno spettacolo. Si tratta, se non l'hai notato, di insaccare un oggetto in un ideale rettangolo verticale, anzi due rettangoli ideali. Come vedi, siamo pieni di ideali già sin dall'inizio. Queste segnature, si cerca di realizzarle nei modi più pirotecnici possibile. Non so come tu rimanga insensibile a cierte fenomenologie, ma io quando Vargas s'invola pallalpiede sulla fascia sinistra, resistendo colla sua possanzatletica alle cariche dei terzini più arcigni, e la mette perpendicolarissima alla sua direzione di marcia perfettamente sulla testa di Gilardino il quale per lo più sbaglia, io, ecco, mi emoziono.


Il Saltauomini.
Perchessennò io sosterrò sempre che sì occhey, Mabberlusconi (poniamo che sia lui a sporcarmela da dentro, quella mia casacca prediletta, colla sua untuosità) come salta l'uomo lui non ce n'è per nessuno (sic). Anche qualora questo non sia del tutto vero, o non del tutto dimostrabile. Perchè a me basterebbe quello, quello, perdio! a emozionarmi. Io, come Italiano, mi sento tutto sommato un tipo abbastanza emozionabile. Eppure con questi qui se ci fai caso non si proprio riesce a conseguire alcun orgasmo, e si sa come l'Italiano da sempre arranky dietro all'orgasmo. Cavolo ajutetelo, all'Italiano! muovetevi un po', ancheggiate, dite cose sconce: fatelo un programmino!

Anzi, io non vedo neanche il pallone. Da nessuna parte.

Addirittura quasi lo direi alla maestra, se ne vedessi in giro una brava come Claudiaschiffer.
