Napoli, il nome di una città, ancora una volta impropriamente sulla bocca dei tifosi giallorossi. Al termine della partita contro l’Inter, all’Olimpico di Roma, in curva Sud, i sostenitori della Roma non hanno perso occasione per intonare cori beceri e di pessimo gusto all’indirizzo di Napoli e dei suoi cittadini.
“Odio Napoli” e “Napoli colera”, sono stati i più gettonati, quelli che hanno infuocato l’intera curva e perchè no, sporadicamente forse qualche altro giallorosso presente in altri settori. E’ così che va in scena l’ennesimo spettacolo degradante per quello che dovrebbe essere uno sport capace di unire piuttosto che dividere, si consuma nell’eco dello stadio della capitale d’Italia, quella che da oltre 150 anni dicono essere unita, ma che in realtà non lo è mai stata e il calcio ne è la prova evidente.
Verranno puniti questi cori a sfondo totalmente razzista? Saranno sanzionati i tifosi, la società o si chiuderà un occhio giustificando questi cori come una goliardata spiritosa o peggio ancora come una legittima difesa, da non si sa bene cosa?
In occasione della partita Napoli – Roma giocata l’1 Novembre, tutta l’Italia era col fiato sospeso, tutti si aspettavano una reazione dei napoletani, un agguato agli avversari, una ‘guerra civile’ per vendicare i fatti di Roma dello scorso 3 Maggio 2014 in occasione della Finale di Coppa Italia, quando l’odio gratuito uccise una città intera, ma niente di tutto ciò si verificò, al contrario vinse la civiltà di un popolo ferito.
Nonostante le innumerevoli dimostrazioni da parte dei napoletani, siamo ancora costretti a vivere in una società dove la nostra civiltà viene vista come un evento straordinario e non una consuetudine e dove l’inciviltà altrui viene giustificata in modi a dir poco inaccettabili o peggio ancora neanche viene notata. Se è così che le cose devono andare avanti, allora nessuno si risenta più quando i partenopei cantano contro i tifosi giallorossi, prima di tutto perchè si rivolgono solo ai sostenitori e non all’intera città e poi perchè volendo utilizzare la politica delle ‘facili giustificazioni’, quando cantano contro i romani, stanno solo difendendo l’onore di un fratello ucciso ingiustamente.
La giustizia è uguale per tutti, bisogna solo capire quale sia quella realmente ‘giusta’.