Andrea è accusato di aver ucciso Barbara, la fidanzata, in preda a un raptus e sotto l’effetto di stupefacenti. Valeria ha saputo dal giornale che il ragazzo che ama è accusato di aver strangolato la madre. Una donna ha visto uscire di casa la figlia e non sa che sarà per l’ultima volta, mentre Zoe sogna l’”uomo dal naso perfetto” e attende il trapianto… Vicende che si intrecciano e sovrappongono, vittime e carnefici che si scambiano i travestimenti nel teatrino dell’assurdo della vita. Una struttura originale e una scrittura toccante e coinvolgente disegnano storie talmente vicine alle nostre che sembrano appartenerci, componendo un vivace mosaico in cui ogni tessera si incastra armoniosamente.
“So benissimo come è fatto l’inferno. Non è come lo ha descritto Dante, non ha nulla a che vedere con tutto quello che abbiamo letto a scuola. L’inferno non ha né gironi né anelli, e non è neanche una discesa.”
Il libro d’esordio di Sara Rattaro, ormai affermata scrittrice, ti fa male per la crudeltà con la quale i sentimenti dei protagonisti ci vengono sbattuti in faccia. Il ricorso al cambiamento di punto di vista con cui entriamo nella vita e negli incubi dei protagonisti disorienta e ammalia, confonde e commuove. Ciascun capitolo è concepito come una sorta di spazio riservato alle confessioni, urlate o trattenute, di tutte le persone coinvolte nelle storie che si intrecciano tra di loro, sembra quasi vederli seduti, uno a uno, davanti al pubblico attonito pronto a giudicare e a condannare. O a scagionare.
Ho letto solo la versione ebook che purtroppo è rovinata da numerosi refusi.