Ecco, sulla TAV a parte dichiarazioni di principio, come "la dobbiamo fare", "lo vuole l'Europa", "serve per non rimanere isolati", "serve per lo sviluppo della mobilità", non mi è sembrato di vedere molte argomentazioni nella "letteratura" ad ampia diffusione. Mi piacerebbe venissero diffusi dati circa le previsioni di impatto (positivo e negativo) dell'opera, e mi piacerebbe si discutesse apertamente di questi dati, insomma preferirei un approccio tecnico alla questione. Le dichiarazioni di principio invece hanno un sapore politico, sapore piuttosto sgradevole soprattutto considerando un'insana contrapposizione che si è andata creando tra politica e tecnica. Contrapposizione che se vede i tecnici come competenti, preparati e presentabili mi evita di riportare i corrispettivi aggettivi per qualificare i politici.
A mio avviso un cittadino dovrebbe trovare i dati tecnici nei giornali ad ampia diffusione, altrimenti potrebbe cercarli nei documenti tecnici come studi di impatto ambientale o valutazioni strategiche con il rischio poi di trovare voluminosi documenti, scritti malissimo, carenti di dati e laddove è riportata qualche valutazione strategica potrebbe scoprire che la riduzione del trasporto merci su gomma grazie alla TAV potrebbe essere addirittura di quasi il 2%!
Gianni Vattimo non perde occasione per presentare interrogazioni al Parlamento Europeo sulla TAV, chissà con quali argomentazioni gli risponderanno? Qualche giorno fa lasciai un commento sul suo blog, non ho cambiato opinione.
"La cosa allucinante è che nessuno osa parlare seriamente di quest'opera, come la chiamano. Intendo snocciolare dati, mettere a confronto scenari, valutare le ricadute positive e negative, stabilire quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell'opera. Tutte cose che la tecnica ci consente di valutare. Chissà, magari potrebbero essere valutate se avessimo un governo tecnico! Invece si preferisce dipingere il movimento come un gruppo di scalmanati, si abbassa la testa e si tira dritto."