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Sulla vicenda della prostituta rumena

Creato il 11 maggio 2014 da Marvigar4

riccardo viti

Pubblico con grande piacere il contenuto di una email che la mia carissima amica psicoterapeuta Dott.ssa Franca Colonna Crupi mi ha inviato. Ovviamente, ho il suo permesso.

 

“… volevo comunicare la mia profonda indignazione per la vicenda della prostituta romena, uccisa barbaramente. Io mi sono infuriata per tante ragioni. Prima di tutto credo che una società dovrebbe porsi come scopo quello di tutelare la dignità di tutti i cittadini e proteggere le persone marginali. Firenze è stata per secoli un faro della cultura e dell’arte, perciò un luogo di degradazione umana come quello dove è avvenuto il delitto non dovrebbe essere permesso. Torno sempre a chiedermi quali uomini possono usufruire di un mercato del sesso sapendo benissimo che le donne coinvolte sono persone ridotte ad uno stato di schiavitù che dovrebbe indignare tutta la società. Non entro nella polemica sul meretricio, se le persone intendono esercitarlo facciano pure, ma in un contesto che per quanto possibile renda il commercio -tale è e rimane- più umano e sicuro ed ovviamente controllato. Non mi metto a blaterare sui soliti temi della donna “oggetto”, discorsi triti e ritriti. La prostituzione è un mestiere e come tale va considerato ed è ipocrisia negarlo. Ora, soprattutto in queste pubbliche discariche che la morale condanna con la bocca, ma per cui i signori uomini spendono e volentieri, va in scena la degradazione della donna che offre un servizio ad un ammasso di idioti che o non sanno come ottenere ciò che si potrebbe chiedere con un po’ di educazione o peggio ancora interpretano il sesso mercenario come uno sfogo delle loro meschine vite, atti sessuali meccanici esclusi da un contesto affettivo e di vero scambio erotico. Nella vicenda fiorentina ciò che indigna ed offende è l’aver saputo che altri casi erano capitati. E la Polizia che ha fatto? E i Carabinieri? Inutile arrampicarsi sugli specchi dichiarando che le precedenti vittime non avevano sporto denuncia. I fatti ci sono stati, perché non è stata aperta un’indagine? Parliamoci chiaro: a chi gliene importa se un perverso sadico si aggira in certi posti torturando delle prostitute straniere magari anche tossiche? Di sicuro i buoni caritatevoli cattolici avranno commentato che certi fatti capitano a queste donne che vivono nel vizio e i leghisti avranno strillato circa il fatto che anche lì in quei luoghi per machi le straniere hanno rubato il lavoro alle italiane. Le femministe sbraitano per le note ragioni. Io penso alla persona, torturata e vilipesa, madre di due bambini a cui questa società ha saputo solo offrire un posto come impiegata di infima categoria nel mercato del sesso mercenario senza garantirle una sicurezza, una difesa, ma riservandole solo disprezzo e qualche lacrimuccia. Ecco, io non mi sento di lodare l’operato delle forze di polizia. Io non ci sto. Spero che tutti coloro che non hanno fermato per tempo il “mostro” tirino fuori dalle tasche il denaro per dare un futuro a quei poveri figli, ultime vittime di un sistema che ti sfrutta fino all’abiezione e non fa’ niente per proteggerti.”

Dott.ssa Franca Colonna Crupi, psichiatra



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