Così era quella mattina, quando mi accingevo a cambiargli il patello e lui, con il solito colpo di remi, proprio mentre mi abbassavo per buttare l'orrido puzzone, decise di farsi un volo, lui pensava al bungee jumping, ma in realtà non ci siamo ancora attrezzati in casa per questa simpatica attività.
E così:
![SULLE CADUTE DAL FASCIATOIO ovvero I SENSI DI COLPA SULLE CADUTE DAL FASCIATOIO ovvero I SENSI DI COLPA](http://m2.paperblog.com/i/15/157075/sulle-cadute-dal-fasciatoio-ovvero-i-sensi-di-L-nh36qV.jpeg)
Sì sì, vedete bene... è proprio quel pallino.
Fortunatamente, essendo molto capace di cadere, ha visto bene di tenere sù il capino e quindi niente bozzi strani. A parte quella roba lì: il segno del tappo del Bio Scioglimacchia. Sì, quel detersivo che non si usa mai, che è lì a far polvere, che avevate preso nel 2005 quando il primo gnomo aveva perso sangue dal naso imbrattando i pantaloni della festa.
Quel pallino lì, a distanza di 20 giorni è ancora ben stampato sul faccino. Certo, è diventato oggetto di battute di ogni tipo, per fortuna. Ma a me è rimasto il senso di colpa, perché forse il segno del tappo non se ne andrà così facilmente. E comincia la mia tiritera: e però non sono stata abbastanza attenta, con gli altri due era diverso, lo sto trascurando, devo dedicargli più tempo, non si piacerà per colpa mia, e via con amenità del genere...
I sensi di colpa sono una brutta bestia, perché si scavano dentro di te una tana inespugnabile e non c'è ragionamento razionale che tenga, tutto si scioglie davanti all'evidenza della colpa. Io, nel mio piccolo, mi sento un po' la regina in quest'arte, ci sto male davvero e non mi perdono nulla. Lo so che è una malattia diffusa quella del senso di colpa, e mi accorgo sempre più che colpisce più le donne che gli uomini e sicuramente più i genitori di altre categorie sociali. Ma le cose e i sentimenti che si trascinano sono brutti compagni e con loro non si vive bene. Bisogna imparare a riconoscere dove si sbaglia, cercare di rimediare e imparare la lezione piuttosto che crogiolarsi nel dolore di aver sbagliato. Facile scriverlo, mi ci vorrà un'altra vita per praticarlo...