Qualche giorno fa mi ha contattata un collega per delle faccende tecniche, forse per lusingarmi ha aggiunto che “legge sempre il mio blog”, al che ho realizzato che sono mesi che non ci scrivo sopra nulla e nessuno peraltro se ne è lamentato. D’altronde, questo blog non ha mai avuto un tema né uno scopo, direi che l’unico filo conduttore è il brain dump. Insomma questo blog è una discarica, volendo semplificare. Beh, caro avventore che sei arrivato fino a questo punto, ora basta convenevoli ed eccoti dunque il post sulle cose che mi generano depressione ultimamente:
- Il desiderio di Kenner. Ho fatto un’offerta per una Kenner Blythe rossa in ottimo stato scovata su internet, ricevuto una risposta fumosa in cui si alludeva ad un ipotetico valore di mercato della bambola (1500$), rilanciato fino a una cifra ridicolmente alta per il mio budget (ma evidentemente troppo bassa) e, per farla breve, sono ancora qui che aspetto il mio rifiuto.
Dal 1972 con furore <3
- Le mie imperfezioni. Per eccesso di perfezionismo o per effettiva carenza alla base, non c’è nulla in cui mi senta nettamente al top della gamma. Vorrei essere come tutte quelle persone che si ritengono brave, intelligenti, belle e simpatiche anche quando non lo sono affatto. Viva le persone piene di sé. Vi invidio.
Nicole Minetti, una delle mie preferite.
- Il tempo che fugge. Cinque minuti qui, una settimana là, ed eccomi qui, che se me l’avessero detto 20 anni fa non ci avrei creduto. Due ore qui, un mesetto là, ben preso mi ritroverò anziana decrepita senza pensione (bravo chi ce l’avrà) e con lo stesso identico pugno di domande, dilemmi, dubbi e drammi di sempre.
Ma vediamo ora il lato positivo di questi elementi rattristanti, perché qui si fa uno sforzo quotidiano di essere 100% presi bene, sorridere nel bel mezzo delle avversità, stemperare e sdrammatizzare, relegare queste piccole sciocche depressioni al regno dei capricci e accorgersi che in realtà la vita è una cosa meravigliosa. E crederci, mica per finta. Se ci pensate un attimo, è più difficile essere presi bene che essere presi male. Eccovi quindi i lati positivi delle cose che mi generano depressione ultimamente:Come la vecchina di Ranma
- Ho abbastanza soldi da parte per pensare di comprarmi una Kenner economica, nonostante abbia lasciato il posto fisso (ben pagato e con orari davvero onesti, en plus in costa azzurra con vista sul mare e sulle montagne) per tornare in Italia, diventare freelance a tempo pieno, farmi insultare da chi ci governa e fregare dall’INPS. Inoltre, mi rendo perfettamente conto che posso vivere anche senza una Kenner Blythe del 1972, con o senza bacino rotto.
- Tutti siamo imperfetti, quindi meglio sentirmi in difetto per le mie buffe e lievi carenze piuttosto che diventare un fottuto pallone gonfiato borioso.
- Il tempo è una costruzione della mente, esiste solo il qui e ora. Il passato è solo immaginato, il futuro non esiste. Il presente è magnifico, il mio lo guardo attraverso una lente con fiori art deco che sbocciano agli angoli dell’inquadratura e polvere dorata che si scorge a volte negli angolini dimenticati. Se la vostra realtà non è così, provate a chiudere gli occhi e immaginarla diversa. Essere felici ora e subito è possibile.
- Le mie imperfezioni. Per eccesso di perfezionismo o per effettiva carenza alla base, non c’è nulla in cui mi senta nettamente al top della gamma. Vorrei essere come tutte quelle persone che si ritengono brave, intelligenti, belle e simpatiche anche quando non lo sono affatto. Viva le persone piene di sé. Vi invidio.