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Sulle tracce dei Borromeo: la rocca di Arona e il Sancarlone

Creato il 05 settembre 2014 da Artesplorando @artesplorando

Sulle tracce dei Borromeo: la rocca di Arona e il Sancarlone

Foto aerea del parco della rocca

Il viaggio sulle tracce dei Borromeo continua passando da Angera ad Arona. Esattamente sulla riva opposta dello splendido Lago Maggiore, quella piemontese.
La rocca Borromea di Arona ha una storia molto antica: è una costruzione a scopo difensivo fondata intorno al Mille sotto il dominio dei Longobardi; si affaccia sulle acque del Lago Maggiore e assieme alla Rocca Borromea di Angera, sua dirimpettaia e "gemella" fu uno dei principali punti di controllo strategici del Lago Maggiore.Adibita unicamente a scopo difensivo, nei secoli successivi passò tra proprietà vescovili fino a ricoprire il ruolo di semplice rifugio attorno al XI e XII secolo. Per quattro secoli la Rocca rimase in mano alla Famiglia Borromeo dando i natali, nel 1538, al futuro cardinale San Carlo Borromeo. Uno dei membri della famiglia storicamente più importante, attuando nella diocesi ambrosiana la riforma tridentina, vivendo costantemente in ascetica povertà, Carlo Borromeo dedicò la sua azione pastorale alla cura delle anime e alla riforma dei costumi. Viene ricordato da una gigantesca statua ad Arona chiamata il Sancarlone, che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere il culmine di un Sacro Monte a lui dedicato, ma mai completato. Tale opera, alta 23 metri, in lamina di rame fissata con rivetti, su un'anima in muratura (al cui interno è possibile accedere), ha ispirato la tecnica di costruzione della Statua della libertà. Il disegno fu di Giovanni Battista Crespi, detto il Cerano e la statua fu realizzata con lastre di rame battute a martello e riunite utilizzando chiodi e tiranti in ferro. Gli scultori che la realizzarono furono Siro Zanella di Pavia e Bernardo Falconi di Bissone.

Sulle tracce dei Borromeo: la rocca di Arona e il Sancarlone

Il Sancarlone di Arona

La storia della Rocca si chiude nel 1800 quando l'esercito Napoleonico ricevette l'ordine di distruggere le fortificazioni occupate dagli Austriaci; da quel momento della Rocca di Arona rimangono solo alcuni resti dei tre recinti fortificati, del mastio, dell'oratorio romanico di S. Ambrogio, del Salone delle Armi e della stanza in cui il 2 Ottobre 1538 nacque San Carlo Borromeo.Dopo dieci anni d'abbandono, nel gennaio 2011 l'amministrazione comunale e il principe Giberto Borromeo siglano un accordo di comodato gratuito a favore della città per 16 anni. Dal Settembre 2011 grazie ad una collaborazione tra amministrazione comunale, volontari del registro comunale, imprese locali, fondazioni bancarie il parco è reso nuovamente fruibile. L'apertura definitiva è del Marzo 2012. Nel maggio 2013 viene inaugurato il percorso botanico e nel novembre 2013 l'amministrazione locale ottiene l'estensione del comodato gratuito a favore della città per un totale di 26 anni.
Il parco oltre ad essere uno dei posti più incantevoli di tutti i laghi accoglie numerosi animali, all'interno è possibile visitare una mostra che ripercorre la storia della rocca dalla preistoria ai giorni nostri, un plastico della fortificazione originaria, filmati storici e panoramici del sito aronese.
Se vi trovate sul Lago Maggiore dedicate una visita a questa piccola cittadina, ricca di storia che ha saputo recuperare un suo luogo del cuore, summa di arte, storia e natura e ce lo ha restituito!
E il viaggio continua ...

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