Magazine Cultura

Sulle tracce di Animal Spirits_ Mali Weil

Creato il 26 novembre 2013 da Scatolaemozionale
Sulle tracce di Animal Spirits_ Mali Weil


”La maggior parte delle nostre decisioni di fare qualcosa
 può essere considerata
 il risultato di animal spirits,
una spinta spontanea all'azione
 piuttosto che all'inazione.
”John M. Keynes

“Cos’è una strategia?L’Animal ci pensò un po’. Poi rispose: è una via di mezzo tra una vecchissima abitudine e un’idea molto brillante su come risolvere un problema”.

Una prima azione: togliersi le scarpe.Creare un contatto con la terra, un contatto in qualche modo primitivo, che può disorientare o rafforzare, che ti fa sentire, proprio in quell’istante, una preda o un predatore.
Chi sei? Cosa fai?Sei pericoloso?
Domande all’apparenza facili, chi non sa chi è? Ma in realtà diventano domande scomode, perché se fatte in modo diretto lasciano spiazzati, il cervello un po’ annaspa e vai alla ricerca della risposta meno probabile.Il concept store Animal Spirit dei Mali Weil (collettivo composto da Elisa Di Liberato, Lorenzo Facchinelli e Mara Ferrieri), all’interno del CRT-Triennale di Milano, è uno spazio bianco: pareti bianche, a terra moquette bianca, corna e ossa di animali appese al soffitto, video/installazioni che richiamano fortemente la natura e l’azione. In circa mezzora (si è dotati di un cronometro che suonerà alla fine del tempo per ricordare che bisogna abbandonare lo spazio) il visitatore, dopo essere stato accolto con un drink (a scelta se una grappina, infuso alle erbe oppure latte di mandorle) è libero di girare all’interno del concept store e di conoscere e individuare il proprio animal spirits – ossia la forza innata che lo spinge ad agire - partendo principalmente dalla domanda di base: “Sei una Preda o un Predatore?”C’è poco tempo per rispondere, la prima risposta, quella più istintiva è la più attendibile, non c’è spazio per pensare, l’istinto è il conduttore del gioco.Definita la propria “natura” iniziale si continua a conoscere il resto: la propria strategia, la personale abilità, il proprio modo di agire in branco, la capacità che si vogliono potenziare; la cosa interessante di questo spazio è che oltre a riscoprire l’individuale natura o strategia, attraverso un coinvolgimento diretto col performer (quindi si è attivi e interattivi in questo “territorio di caccia”), c’è l’occasione di acquistare dei prodotti che sono in vendita realizzati da una crew di giovani designer ai quali il gruppo ha chiesto di interpretare il “mindstyle animal spirit”. Si ha la possibilità di incontrare e parlare con i designer, conoscere la linea di prodotti che hanno ideato e, se si vuole, portarsi a casa un pezzo unico e fatto su misura come le linee di The Armour e Instinct di Liviana Osti, oppure i particolari Space Toys disegnati da Luca Bertoli o i Sounds Imaginaries for the hunt di Elettra.Un’esperienza unica nel suo genere che unisce l’aspetto performativo, con l’aspetto più “commerciale” rivolta allo “shopping” (quindi l'arte che si autoalimenta da sola), a quello più personale legato a questa totale immersione alla scoperta, alla ricerca o al ritrovare, il proprio dark heart, il proprio modo di agire nelle situazioni difficili, nel lavoro, nel territorio, all’interno nella civiltà. Scoprire la propria azione.
Il tempo sta per terminare, manca ancora 1 minuto e 22 secondi, mi guardo ancora un po’ attorno, cerco di memorizzare il più possibile di quello che vedo, invidio un po’ le persone che stanno entrando ora all’interno dello spazio e mi domando se ho utilizzato al massimo questa esperienza. Abbandono il concept store, ritrovo la persona che mi ha fatto le prime tre domande inizili e mi chiede di fargli vedere le risposte che ho dato durante la performance, ottengo cosi la lettura del mio Animal Spirit:
Sono una preda, uso la strategia del ragno per trasformare il territorio, sono pericolosa perché so aspettare.
Ricordati sempre chi sei.
Se vi ho un po’ incuriosito, v’invito a leggere l’intervista fatta a Mali Weil!StayAnimalSpirit

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :