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Dopo avermi letteralmente incantato e commosso fino alle lacrime (singhiozzi, sic.) con Wolf Children, ho voluto proseguire brevemente nella filmografia di Mamoru Hosoda per vedere cos'altro tale sconosciuto regista, al di fuori del circuito Ghibli, potesse aver fatto.
Incappando in questo Summer Wars mi aspettavo un po' il peggio: storia nerd, equivoci romantici, avventure nel cyberspazio.... E quello a cui mi sono trovata davanti è stato proprio: storia nerd, equivoci romantici, avventure nel cyberspazio.
Ora, che le attesa vengano esaudite non è mai un male, ma se devo proprio essere sincera, nonostante il divertimento verso certe scene ilari, e una realizzazione grafica davvero notevole, il nerd della storia me la ha resa un po' troppo maschile, e un po' troppo nerd per apprezzarla fino in fondo.
Chiariamo subito, la trama ruota attorno a Kenji Koiso, programmatore del mondo virtuale di Oz, che si fa abbindolare dalla bella Natsuki per seguirla a mo di facchino nella riunione di famiglia che la aspetta. Arrivati nella secolare casa di nonna Sakae Jinnouchi, però, le carte vengono scoperte: Kenji è stato chiamato per interpretare il ruolo del fidanzato di Natsuki, e dovrà sottostare a regole di etichetta e di piccole bugie passate che la ragazza ha detto per tranquillizzare la nonna sulla sua vita sentimentale. Kenji si trova così a venire subissato da domande ansiose dei parenti, dalla gelosia di uno zio poliziotto, dalla diffidenza di uno zio bastardo (inteso come figlio fuori dal matrimonio, non come caratteristica caratteriale).
In questo ambiente divertente, dove gli equivoci si sprecano, viene ad inserirsi un bug, che proprio Kenji, mago della matematica e irresistibile alle sfide, ha creato: il mondo di Oz viene compromesso, e visto che dai dirigenti di grande aziende (perfino la Nasa) ai politici, chiunque è iscritto a Oz, permettendo così al sistema di entrare ad interferire col lavoro e le decisioni di ognuno, nel mondo, e anche nella città, si scatena il caos: falsi allarmi, code inimmaginabili, ospedali presi d'assalto, e pure un satellite che rischia di precipitare sulla Terra in modo tutt'altro che sicuro.
Kenji si ritroverà così a ingaggiare una vera e propria guerra con l'intelligenza artificiale Love Machine che semina il panico fuori e dentro Oz rubando milioni di account e evolvendosi, e con l'aiuto di King Kazma, cercare di sconfiggerlo e salvare così (tu pensa) il mondo.
Ora che ne avete letto la trama, capite perchè le attese di storia nerd, equivoci romantici e avventure nel cyberspazio non sono state deluse!
Fortunatamente però, Mamoru Hosoda, arricchisce il film con trovate decisamente divertenti, e gag ilari che rendono il protagonista il più classico protagonista di manga e anime, un po' sfigato, un po' piacione, un po' tanto temerario.
A rendere infine più godibile il tutto, è la realizzazione, che divide il mondo rappresentato tra quello vero -in cui tradizioni giapponesi, tra cibi e onoranze funebri, si sprecano- e quello virtuale -in cui la fantasia visiva, tra movimenti e realizzazioni decisamente e graficamente mozzafiato, si lascia andare senza freni.
Tutto sommato, quindi, lontano dalle emozioni e dalle lacrime di Wolf Children, Summer Wars è un film piacevole e divertente, che non delude le aspettative e che, come intuibile, riflette bene il potere e l'influenza dei social nel mondo di oggi.
Guarda il Trailer
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