C'è chi va al mare, chi va in montagna, chi nuota e fa castelli di sabbia, chi cammina nei boschi e tra la natura, chi ne approfitta per starsene un pò a casa e scrollarsi di dosso lo stress del lavoro. C'è chi visita nuovi Paesi e città, chi non sogna altro che starsene spaparanzato al sole per qualche giorno, il cervello rigorosamente off e la mente libera di vagare tra pensieri bianchi e leggeri come le nuvole del cielo. C'è chi in vacanza viene a Karungu.
E c'è chi in vacanza va a casa. Dai parenti. Non da mamma e papà, che quelli se li è presi l'AIDS tanto [o poco] tempo fa.
I bambini del Dala Kiye ad agosto lasciano il centro per due settimane, così come a dicembre. La scuola è chiusa per tutto il mese e i ragazzini tornano dalle loro famiglie per una quindicina di giorni. Molti di loro sono entusiasti di riabbracciare i nonni e gli zii, perchè molti di loro hanno alle spalle una storia pesante come un macigno che ti trascina giù nel lago Vittoria e brutta come un incubo che ti sveglia nella notte nera dell'Africa, ma hanno anche storie di amore incondizionato. Molti di loro sono al Dala Kiye perchè i nonni e gli zii non ce la facevano proprio a prendersi cura di questi nipotini sieropositivi, che devono mangiare bene e tanto e prendere tutte quelle medicine tutti i giorni e fare controlli molto spesso. Quando vedo i parenti dei bambini del centro, mi dico sempre che questi ragazzini sono vivi per miracolo. Sono dei privilegiati. Perchè come loro ce ne sono molti, moltissimi altri. Che però non possono accedere ai farmaci e non hanno di che mangiare.
Molti dei bambini del Dala Kiye sono entusiasti di riabbracciare i nonni e gli zii. Ma altri no, perchè le famiglie non li vogliono, perchè c'è ancora chi crede che l'AIDS abbia a che fare con un atto di stregoneria, con una punizione per non aver seguito le tradizioni luo, con qualcosa di sbagliato e brutto e sporco e che non va detto, con qualcosa di spesso inspiegabile e che non c'entra niente con tutto quello che si sapeva e succedeva prima. Questi nipoti non fanno altro che ricordarti ciò che è accaduto a tuo figlio, a tuo fratello, a te. E non è facile capire e accettare e fare finta di niente e superare la diffidenza e la paura e ricordarsi che sono solo bambini. E in vacanza vanno a casa, sì, perchè un sorriso come quello di questi due monelli qui sotto, mica possono perderselo gli nonni e gli zii, no?
Special thanks for this picha: Josè