Ok, per le bambole di pezza ho un debole. così come per i peluche e in generale per tutti i lavori fatti a mano, che a volte tento (con raro successo) di replicare… ma ancora una volta le mani della mia mamma arrivano ad impartirmi una lezione di umiltà.
Pensavate che il gattino modello Tilda, o le bambole, o l’oca Loretta, o persino i coniglietti fossero roba per i veri duri? I duri non avevano ancora cominciato a giocare.
Guardate un po’ qua la mia mamma che cosa ha prodotto: orsi interamente lavorati all’uncinetto, ciascuno dei quali abbigliato con il suo set di vestitini fatti all’uncinetto (il verde) e a magia (la salopette rossa), ovviamente svestibili e rivestibili completamente.
Non vi posso neanche raccontare il lavoro e l’olio di gomito che ci ha messo nel confezionarli.. li trovo dei pezzi unici. Non fosse altro che i vestitini che indossano sono le esatte repliche di quelli che mi confezionava quando ero piccolina (si, la salopette a calzoncino è esattamente QUEL calzoncino di lana di cui vi parlavo nei miei post sugli incubi del vestiario da bambini…. ma come non farsi venire la nostalgia, riguardandoli ora?).
ogni volta che vedo uno dei suoi progetti realizzati, comunque, resto senza parole.
Chapeau alla mia mamma.