SundayDriver: gli ammortizzatori

Creato il 19 gennaio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Dopo aver scoperto i vantaggi derivanti da un semplice intervento come la sostituzione delle molle, oggi ci occupiamo di affiancargli degli indispensabili aiutanti: gli ammortizzatori. Questo componente sembra essere un concentrato di magia nera assolutamente incomprensibile per i comuni mortali, ma in realtà il suo funzionamento e le caratteristiche che deve rispettare sono estremamente semplici. Una molla che viene sollecitata tende ad oscillare intorno al suo punto di equilibrio una volta che la forza ad essa applicata scompare, l’ammortizzatore, o freno idraulico, impedisce questa oscillazione. I problemi iniziano a sorgere quando ci si rende conto che gli ammortizzatori rendono anche più lenti i movimenti della ruota facendo si che i colpi provenienti dalla strada siano ben avvertibili con le tarature più dure.

I miti su cosa sia meglio per rendere efficacie l’idraulica di una vettura si sprecano e, spesso, portano verso il così detto “ferro da stiro” ovvero un’auto con ammortizzatori così duri da rendere del tutto insignificanti i movimenti della carrozzeria, trasformando ogni buca sulla strada in un conto a quattro cifre dal dentista. Ovviamente questi sono i livelli a cui nessuno vuole arrivare: le sospensioni sono fatte per permettere alle ruote di mantenere quanto più a lungo possibile il contatto con l’asfalto e tutto, ammortizzatori compresi, deve essere tarato con questo intento.

Dunque eccoci alla domanda fatidica: quando e perché sostituire gli ammortizzatori?

Non tutti sanno che sono pezzi soggetti a usura e prima o poi vanno sostituiti. Escludendo, dunque, i casi di puro invecchiamento, è saggio chiedersi se i propri ammortizzatori siano OK prima di comprare delle molle ribassate: le molle più corte e rigide andranno a sollecitare maggiormente le valvole idrauliche dell’ammortizzatore che, se non si trova in condizioni di perfetto funzionamento, può risultare inadeguato. Spesso con ribassamenti blandi e molle dalle tarature stradali l’idraulica di serie può andare bene dal punto di vista funzionale (se non ha troppa strada alle spalle) anche se sostituirla con una versione più sportiva fa solo bene alla dinamica e alla sicurezza della macchina.

I fattori che impongono la scelta di un ammortizzatore sono due: la lunghezza e la durezza. Questi devono essere perfettamente accordati con le molle scelte per permettere un funzionamento efficace: la lunghezza influisce sulla corsa utile della sospensione, quindi su quanto la ruota si può spostare dal suo centro prima di dover arrestare il suo moto; la durezza invece garantisce che con molle più dure, capaci di forze elastiche maggiori, l’oscillazione sia adeguatamente smorzata. In questa semplice teoria si perde un mondo fatto di sovrasterzo e sottosterzo e dell’enorme influenza dinamica che fanno gli ammortizzatori.

L’idea migliore, in linea generale, è quella di orientarsi sui cosiddetti kit “coilover” che includono sia gli ammortizzatori che le molle, specificatamente progettati per lavorare in tandem, e che spesso garantiscono anche numerose regolazioni personalizzabili.

L’assetto influenza in modo enorme la sicurezza del veicolo, quindi al bando i prodotti scadenti, si gioca con la vita!


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