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SundayDriver: la centralina

Da Retrò Online Magazine @retr_online
centralina

Falk Lademann / CoreForce / Flickr

Chi ha vissuto gli anni d’oro dell’automobilismo ha ancora impresso il ricordo dei carburatori col loro sound inconfondibile e la caratteristica erogazione. Quei giorni vivono solo nelle memorie visto che l’iniezione elettronica ha rivoluzionato il mondo dei motori.

La mappatura della centralina è diventata, nell’ultimo periodo, la panacea di ogni motore asfittico, come se potesse trasformarlo in un reattore da caccia militare ma, escludendo i miti da bar, non è così.

La centralina elettronica di controllo motore (o ECU) è il direttore d’orchestra di ogni vettura, ordina agli iniettori quanta benzina “somministrare”, alle candele quando accendersi e agli eventuali sistemi di fasatura variabile quando e come intervenire, scegliendo i giusti valori da tabelle (o mappe) in base ai giri motore, alla pressione sull’acceleratore, alla temperatura etc. In pratica, un motore senza centralina è come un corpo senza vita.

La mappatura, quindi, si occupa di sostituire i valori contenuti nelle tabelle originali con altri che possano migliorare prestazioni e consumi. Bisogna però distinguere tre casi: nei motori turbodiesel si possono ottenere ottimi risultati (specialmente alzando la pressione del turbo); in quelli turbo-benzina c’è del margine di miglioramento sopito; nei benzina aspirati, infine, il margine è, generalmente, minimo e non giustifica la spesa dell’intervento.

Il motivo principale per cui si vuole “rimappare” un motore a benzina è quello di accordare la centralina con le modifiche meccaniche apportate per sbloccarne l’intero potenziale. La mappa originale, infatti, è pensata per funzionare con benzine di scarsa qualità, in condizioni climatiche estreme o con proprietari poco attenti alla manutenzione, oltre che con componenti che rispettano leggi anti-inquinamento molto restrittive presenti in alcuni Paesi. Dopo essere intervenuti da qualche parte (come sui già discussi scarichi e filtri) è necessario adeguare la quantità di benzina iniettata e i gradi di anticipo (rispetto al “punto morto superiore” del pistone) con cui la candela deve accendersi e questi adeguamenti saranno la ciliegina sulla torta di modifiche leggere e molto efficaci in termini di prestazioni e/o, in base alle proprie intenzioni, di riduzione dei consumi. “Soft tuning” è il nome di questo tridente, che permette incrementi fino al 15-20% rispetto alla configurazione originale.

Sbagliare una mappatura può causare gravi (e costosi) danni al motore, quindi bisogna scegliere accuratamente cosa fare. Ogni motore è come una persona, unica e particolare, e va trattata come tale se si vuole un risultato tangibile. I vari “moduli aggiuntivi” sono solo delle mappe standard per modello di motore che non tengono conto delle possibili differenze tra gli esemplari e dietro questi possono nascondersi problemi o risultati non del tutto soddisfacenti. Per riscrivere una centralina serve un esperto specializzato, la sua officina e la vostra vettura (oltre a una cifra raramente inferiore ai 400€) il tutto contemporaneamente: a questo punto il risultato è assicurato!

Alla prossima puntata per scoprire in quali altri settori si può intervenire e come.


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