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SundayDriver: le gomme

Da Retrò Online Magazine @retr_online

Che le gomme siano fondamentali ormai è storia nota, altro discorso, invece, per i principi che assicurano una scelta oculata e appagante.

Gli pneumatici sono, tra tutte, le tessere del puzzle che più caratterizzano una preparazione esaltandone i pregi nelle condizioni di utilizzo per cui è stata pensata.

I fattori e i metri di paragone sono tanti: questa volta non parleremo di quando cambiarli o quanto gonfiarli ma di come trovare la gomma giusta tra le diverse misure e tipologie.

In primis, ad organizzare la piramide gerarchica delle coperture, c’è la mescola, ovvero la miscela di gomma e additivi che costituisce il battistrada: da questa dipendono l’aderenza dell’auto e le temperature massime e minime di esercizio. Altrettanto discriminante è la geometria dell’impronta a terra: a seconda di profondità, forma e concentrazione degli intagli ci muoviamo tra “nature” opposte di gomme dalle più estreme “semi-slick” omologate (le gomme più “cattive” utilizzabili in strada, con limiti enormi su asfalto asciutto ma che non vanno tanto d’accordo con la pioggia), fino ad arrivare alle gomme “rain” passando per le stradali con buone capacità in ogni condizione, senza eccessi.

Una delle poche concessioni al tuning italiano è la possibilità di omologare misure di pneumatici alternative a quelle prescritte in origine, dopo l’ottenimento di un nullaosta dalla casa madre o dagli organi competenti (il CETOC per dirne uno su tutti). Questo apre ampie possibilità, ma induce in tentazione chi è meno avvezzo a fare i conti con la dinamica di un veicolo: così come per i cerchi le dimensioni contano! Siamo abituati a pensare che un cerchio enorme con gomme dal profilo bassissimo e larghezza titanica siano il meglio che possiamo avere, ma è vero? Chiaramente no. Gomme troppo larghe rappresentano un vero e proprio freno per il motore della nostra auto e possono non portare vantaggi neanche in curva se la messa a punto dell’assetto non è di quelle certosine. Al contrario pneumatici con una larghezza ragionevole e una spalla (il fianco verticale della gomma) sufficientemente alta possono rendere degli assetti stradali molto più piacevoli e godibili, riuscendo a filtrare le asperità della strada e  a raggiungere le temperature ideali di esercizio più velocemente, restituendo una guidabilità migliorata.

Nella scelta dello pneumatico ideale per la propria vettura, infatti, bisogna tener conto di quelle che saranno gli interventi futuri e dei mezzi a disposizione per il set-up dell’assetto. Gli angoli delle sospensioni e i settaggi dell’idraulica, infatti, sono strettamente dipendenti dalle coperture utilizzate e gomme con spalla molto bassa o impronta larga richiedono strumenti di precisione e, spesso, calcoli su programmi CAD per la scelta degli angoli più adatti: in parole povere per settare correttamente le sospensioni  con gomme degne di una Ferrari odierna servono attrezzature degne di quelle in Ferrari poiché la discriminante principale tra un’auto veloce e una discreta è sfruttare le capacità degli pneumatici in percentuali più vicine possibile al 100%.


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