Siamo nel 2008, prima di Monoliths & Dimensions, dopo Black One e la benedizione della stampa indie e/o colta. Una notte di improvvisazioni in Norvegia permette il concepimento di Terrestrials, che più che un disco collaborativo tra Sunn e Ulver, è un disco dei Sunn influenzato dall’esperienza di O’Malley con Æthenor, soprattutto se di questi si va a sentire Deep In Ocean Sunk The Lamp Of Light, uscito all’epoca solo due anni prima. Gli Æthenor, per capirci, vedevano il chitarrista americano suonare con Daniel O’Sullivan (Guapo), poi appunto confluito negli Ulver dopo aver collaborato col loro leader e cantante Rygg proprio durante il secondo episodio di questo progetto parallelo ormai sepolto (Betimes Black Cloudmasses, uscito sempre nel 2008 e nato da esibizioni live del periodo 2006-2007). A tutto ciò bisogna aggiungere quella passione per certo jazz che in quegli anni troverà in parte sfogo in Monoliths & Dimensions e che si sente molto anche nei coevi Ascend (Anderson più Densley più vari ospiti). Ecco dunque che – grazie alla magia di un periodo di grazia – si unisce la narcolessia del primo Æthenor (non a caso, come anche quella volta un po’ ce la volevano menare, anch’esso frutto di stati di insonnia) e la ricchezza timbrica dei futuri Sunn, ma anche i Popol Vuh al drone-doom. Gli Ulver (nonostante sfugga l’apporto di Tore Ylwizaker) si percepiscono soprattutto alla fine, in “Eternal Return”, che – grazie alla voce di Garm e a una profonda malinconia – prende le sembianze di un pezzo di Shadows Of The Sun del 2007 (Shadows Of The Sunn?).
Terrestrials è una testimonianza inedita di quegli anni, non so se i migliori per i Sunn O))), ma di certo quelli in cui tante strade si aprivano e tutto sembrava poter essere riletto in chiave drone, se non proprio fagocitato, fino appunto allo sfarzo forse eccessivo di Monoliths. Per gli appassionati di “What if” marveliani, nel 1996 – tolto un O’Sullivan ancora alle superiori, ma con una Runhild in più – sarebbe stato un match Thorr’s Hammer contro degli Ulver in procinto di pubblicare Nattens Madrigal… come si cambia, per non morire…
Tracklist
01. Let There Be Light
02. Western Horn
03. Eternal Return