Sono passati più di 20 anni dalla stesura del “Decalogo Suocere e Nuore” e continuo a ripensarci. Non per un narcisismo fuori tempo, ma perché giornali e TV continuano a sollecitarmi ancora altri interventi.
Sento la necessità di tener vivo il mio lavoro perché sarà sempre di attualità. Sembra che oggi sia superato, che abbia il sapore delle belle cose passate, come i biscottini del buon tempo antico, insomma i “ti ricordi” a cui guardiamo con nostalgia.
Ma non è così! Si è solo evoluto. Oggi ci sono modi e mode che ci stupiscono o ci disturbano e forse di preoccupano, ma sono l’oggi!
Non occorre essere psicoterapeuti per vedere quanta distanza ci separa da frasi “Il matrimonio è per sempre” , “Ti amerò sempre”, ecc ormai riservate alle telenovele o giù di lì.
Ci piacciono ancora, e molto, ma vissute come espressione televisiva o letteraria. Per vendere abiti bianchi o banchetti di nozze. Oggi non corrispondono più alla volontà di mantenere la promessa a costo di difficoltà o a,,, compromessi con la suocera.
Mi chiedo se dipenda da una sorta di remissione volontaria della capacità di sopportare le fatiche della vita insieme, le inevitabili delusioni, insomma il risultato di una maggiore fragilità (o superficialità?) del vivere, oppure se non stiamo assistendo a un cambiamento di comportamenti sociali e biologici in cui l’atto sessuale è un fugace e piacevole momento, quasi un incantesimo che finisce senza compromessi futuri.
E i figli? Guardando alla ricerca medica accanita per dare una gravidanza a ogni costo a chi lo chiede, nel matrimonio o no, sembrano ancora certezze desiderate.
Le vostre idee, testimonianze o suggerimenti saranno materiale prezioso sul quale lavorare insieme.
Spero di poter scambiare aperte opinioni con tutti voi.
A presto
Cassanese Anna Maria
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