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Suor Cristina, da strumento di Dio a qualcos’altro

Creato il 21 marzo 2014 da Symbel

suore canterineQuanti di quelli che non hanno guardato la scorsa puntata del talent canoro The Voice, guarderanno la prossima puntata solo per vedere che ne sarà della suorina canterina?
Quanti lo faranno grazie all’enorme eco che le imprese canore di suor Cristina hanno avuto sui social network?
J-Ax, il pluritatuato duro rapper italiano leader degli Articolo 31 ha persino dovuto soccombere alle lacrime. Emozioni forti.
Suor Cristina ha cantato una canzone di Alicia Keys, lo ha fatto discretamente bene, non eccezionalmente bene a mio parere, ma quella sera ha passato il turno anche gente peggiore.
La prossima esibizione suor Cristina la affronterà ancora vestita da suora?
Porrà dei veti sui testi delle canzoni che le verranno proposte se non consoni al suo credo?
Quanto tempo dovrà dedicare alle prove e quindi sottrarre al suo apostolato?
O magari la elimineranno proprio per queste possibili difficoltà?
Suor Cristina ha testimoniato che scegliere di dedicare tutta la vita a Gesù Cristo non è una scelta triste, lei è piena di gioia, ha detto che offre il suo dono di saper cantare per fare star meglio il prossimo.
Una bella testimonianza, senza dubbio utile e fresca, una grande sorpresa anche se mitigata ormai dal torrente in piena di sorprese, in ambito cattolico, che è Papa Francesco.
Quindi la “rottura” c’è stata e l’effetto è stato dirompente. Forse può bastare, forse ora è il caso di compiere un passo indietro. “E’ stato bello, salutiamoci”.
Il rischio infatti è quello di passare dall’essere uno strumento di Dio a diventare uno strumento pubblicitario e, Dio non voglia, un fenomeno da baraccone.
Magari si ritirerà, magari l’elimineranno alla prossima occasione e allora queste parole saranno già vecchie.
Nel frattempo per una settimana si è parlato di Suor Cristina e non della mediocre qualità della trasmissione televisiva di casa Rai, questo di per sé è un piccolo miracolo, per gli autori.



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