Photo Credit: currybet / Flickr
Nel posticipo della 13a giornata di Serie A, la Roma ha sbattuto ripetutamente contro il “muro” Avramov, non riuscendo a portare a casa la vittoria. Infatti, è finita a reti inviolate e questo risultato non muta i primi posti della classifica, che ora recita: Juventus 34, Roma 33, Napoli 28.
I giallorossi erano reduci da due pareggi consecutivi: quello col Torino e quello, più sorprendente e beffardo, in casa col Sassuolo. In seguito alla seconda sconfitta consecutiva del Napoli e alla vittoria della Juventus col Livorno, la Roma era chiamata a tornare alla vittoria per riprendersi il primato.
Dal canto suo, il Cagliari era reduce dalla vittoria sul Torino, ottenuta negli ultimi minuti di gioco, grazie al suo capitano, Daniele Conti. Era, dunque, importante ripetere la stessa prestazione fornita contro i granata, per strappare almeno un punto e allontanarsi ulteriormente dalla zona calda.
Queste le formazioni ufficiali:
Roma col 4-3-3: De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; De Rossi, Pjanic, Strootman; Florenzi, Ljajic, Gervinho.
Cagliari col 4-3-1-2: Avramov; Pisano, Rossettini, Astori, Murru; Dessena, Conti, Eriksson; Cossu; Sau, Ibarbo.
Roma 0 – 0 Cagliari
Dopo il minuto di silenzio in memoria delle vittime della tragedia avvenuta in Sardegna, il direttore di gara, Celi, fischia l’inizio dell’incontro. Il primo pericolo è targato Gervinho, al rientro dall’infortunio: sulla sinistra, l’ivoriano fa tutto bene, giunge sino da Avramov ma non riesce a superarlo. Buon avvio dei padroni di casa, che, un minuto dopo, si fanno di nuovo vedere, questa volta con Maicon, ma il tiro del brasiliano da posizione defilata non inquadra la porta. Cagliari, invece, un po’ timido, nonostante provi in ogni caso e senza troppa fortuna a uscire dalla propria metà campo, per non farsi schiacciare troppo dai giallorossi, più determinati nel cercare la rete del vantaggio. La terza occasione per la squadra di Garcia capita sui piedi di Florenzi, che, sulla respinta di un calcio d’angolo, ci prova, con una cannonata dal basso verso l’alto, ma il tiro non va a buon fine. C’è ben poco da segnalare nei minuti che seguono, il Cagliari si difende con ordine e concede ben poco agli avversari che, non trovando sbocchi, ci provano dalla distanza: al 30′, Pjanic sfrutta l’errore in fase di impostazione dei sardi e conclude con destro, sfiorando il palo. Al 34′, ecco la risposta degli isolani, nonché la loro prima vera occasione dell’incontro: cross dalla sinistra, Ibarbo stacca di testa ma De Sanctis respinge alla grande la conclusione ravvicinata. Superato lo spavento, la Roma torna a farsi vedere e va ben due volte a un soffio dall’1 a 0: al 38′, Dodò crossa dalla sinistra, stacco dell’indisturbato Gervinho e esterno del palo a negargli la rete; poco dopo, De Rossi serve Strootman, solo in area, ma Avramov si supera con un vero e proprio miracolo. Questa è l’ultima emozione di un primo tempo piacevole che ha visto meglio la Roma del Cagliari ma un super Avramov a bloccarle la strada del vantaggio.
Il secondo tempo non comincia molto diversamente dal primo: Roma all’attacco e Cagliari schiacciato e in difficoltà. La prima palla gol arriva subito, al 48′, ed è di Florenzi che calcia col destro in diagonale ma ancora una volta Avramov sbarra la strada alla rete e sulla respinta Benatia spreca. Qualche minuto dopo, è la volta di Maicon, con una delle sue classiche sassate dalla distanza alla quale l’estremo difensore del Cagliari risponde in modo superlativo, volando e togliendo il pallone dall’angolino alto. La squadra di Lopez non è affatto succube degli avversari, come può sembrare, ma, appena può, riparte in contropiede e cerca di far male. Al 55′, infatti, su calcio d’angolo, Conti spizza di testa e Sau insacca di testa ma in fuorigioco. Cagliari sornione ma pungente in contropiede e che continua a reggere l’urto giallorosso senza troppi affanni. Proprio per questo motivo, Garcia si gioca le “carte” Borriello e Bradley, al posto di Florenzi e Maicon, mentre Lopez risponde con Pinilla e Cabrera per Sau e Cossu. Alla mancanza di occasioni da gol in questo ultimo quarto d’ora di partita, sopperisce il nervosismo che vede due espulsi, gli allenatori delle squadre, e sei ammoniti nel giro di pochi minuti. Tuttavia, come già accennato, il Cagliari è apparentemente innocuo ma, quando meno te lo aspetti, cerca di beffare nuovamente la squadra capitolina, come già successo l’ultima volta: al 85′, Eriksson arriva senza difficoltà al limite dell’area e scarica un gran tiro destinato all’incrocio ma neutralizzato da una super parata dell’ex portiere del Napoli. L’ultimo cambio per Garcia, Burdisso per Benatia, è sì forzato a causa dell’infortunio di quest’ultimo ma anche quasi decisivo, in quanto l’argentino sfiora solamente il gol, di testa, ma Avramov ancora una volta mantiene lo 0 a 0. All’Olimpico di Roma, la sfida si chiude con questa chance per Burdisso che, fosse stata capitalizzata, avrebbe riportato la Roma al primo posto.
Discreta prestazione dei giallorossi, nei quali sembra affiorare la pecca già vista in qualche occasione nella Juve: tante occasioni create, poche, se non nessuna, come stasera, concretizzate. Roma più sfortunata che sprecona, in quanto Avramov, sicuramente migliore in campo, ha parato davvero di tutto. Terzo pareggio consecutivo, pertanto, per la formazione di Garcia, che sembra aver perso l’ispirazione e la vena vincente che le hanno permesso di infrangere il record bianconero di vittorie.
Buona prestazione del Cagliari che si è difeso con ordine, concedendo poco, e ha sfiorato – e anche trovato, non fosse stato per la posizione di offside di Sau – il vantaggio in quelle poche volte che si è affacciato dalle parti di De Sanctis. Per finire, è doveroso sottolineare la prestazione maiuscola di Avramov, un più che degno sostituto di Agazzi.