Super Johnson trascina Atlanta. Continua il volo dei Mavs

Creato il 18 dicembre 2010 da Basket - Di Tutto Un Po'

L’asso degli Hawks sorprende tutti e torna in campo a sole due settimane dall’intervento al gomito destro ed è pure il migliore realizzatore dei suoi. Quattordicesima vittoria in 15 partite per Dallas, con i Suns che perdono Steve Nash dopo soli cinque minuti. I Lakers vincono a Phila, ma Kobe Bryant si sloga un mignolo. Stagione finita per Yao Ming

Joe Johnson in campo dopo due sole settimane

E’ la notte di Joe Johnson, che brucia i tempi del rientro e già guida Atlanta. E’ la notte di Aldridge e Fernandez, che fanno uscire Portland da tre k.o. di fila e non fanno rimpiangere l’assenza di Roy. E’ la notte di Blake Griffin, alla prima vittoria in trasferta in carriera. Ed è la notte di Kevin Martin, guida dei Rockets nel giorno in cui restano orfani per la stagione di Yao Ming. Continua il volo dei Mavs approfittando del precoce k.o. di Nash, mentre i Lakers si aggrappano a Odom nel giorno in cui un infortunio al mignolo frena Bryant.

Daniel Gibson al tiro

Indiana Pacers – Cleveland Cavaliers 108-99

Crisi profonda per Cleveland, costretta alla decima sconfitta consecutiva dalla riscossa di Danny Granger, che per la quinta volta in stagione segna almeno 30 punti dopo le prestazioni opache con Hawks e Lakers e l’infortunio che l’ha tenuto fuori con Chicago. C’era tensione e lo dimostrano i i cinque falli tecnici e un’espulsione (Solomon Jones, per doppio tecnico, mentre era in panchina) solo nel quarto periodo. Tenendo i Cavaliers al 41,5% al tiro e surclassandoli 49-38 a rimbalzo, i Pacers restano in piena zona playoff con un record di 12-13. Con il 57% al tiro nel secondo quarto, i padroni di casa hanno messo la testa avanti con le triple di Dunleavy e Posey subito prima del riposo (53-48) e ce l’hanno tenuta fino al termine, allungando fino al 71-60 nel terzo quarto tenendo Cleveland a un solo canestro dal campo in 5′, dilatando infine il vantaggio con un 7-0 fino al 96-79 a 8′ dalla fine con Rush.

Indiana: Granger 30 (8/15 da due, 4/7 da tre, 2/2 tl), Rush 15, Hibbert 15, Dunleavy 15. Rimbalzi: Granger 12. Assist: Collison 6, Ford 6
Cleveland: Williams 22 (7/11, 1/1, 5/6 tl), Jamison 17, Parker 17. Rimbalzi: Jamison 7. Assist: Williams 11.

Kobe Bryant contro Andre Iguodala

Philadelphia 76ers – Los Angeles Lakers 81-93

Un mignolo slogato rovina il ritorno a casa di Bryant. A Philadelphia, dove la sua ex scuola (cui aveva donato 400mila dollari) gli ha intitolato la palestra, c’è il secondo tutto esaurito dell’anno per fischiarlo, ma Kobe si infortuna alla mano destra nel primo quarto e chiuderà con 3/11 sotto gli occhi dell’acclamatissimo Michael Vick. Non ne nasce una partita scoppiettante (3/36 totale da oltre l’arco), i Lakers la portano a casa scappando con un 27-6 nella prima metà del quarto periodo fino al 68-83 a 5′ dal termine, con 13 punti di Odom e 9 di Barnes (anche 10 rimbalzi alla fine) durante il break. Nel frangente Sixers, che hanno tenuto a guardare per tutta la partita la seconda scelta assoluta Evan Turner per scelta tecnica, sono affondati sbagliando 11 tiri dei loro 13 tiri.

Philadelphia: Hawes 18 (7/9, 1/3, 1/3 tl), Iguodala 18 (5/13, 2/4, 2/2 tl), Brand 8, Williams 8. Rimbalzi: Hawes 13. Assist: Iguodala 6, Holiday 6.
LA Lakers: Odom 28 (10/16, 1/2, 5/6 tl), Gasol 19, Barnes 15. Rimbalzi: Gasol 13. Assist: Blake 5.

Boris Diaw (32) beffa Josh Smith

Atlanta Hawks – Charlotte Bobcats 90-85

Joe Johnson sorprende tutti e torna in campo a due settimane, invece delle 4-6 previste, dall’intervento al gomito destro ed è già il migliore realizzatore degli Hawks, che venivano da tre sconfitte nelle ultime quattro partite. Lontani dai playoff, i Bobcats al quarto k.o. nelle ultime cinque gare (in cui hanno segnato la miseria di 83 punti di media) esplorano il mercato mettendo sul tavolo uno tra Jackson (3/14 dopo un colpo al gomito nel primo quarto) e Wallace, assente per la seconda gara di fila per una distorsione alla caviglia. Alla sesta vittoria casalinga di fila, tutte contro squadre dal record perdente, Atlanta aveva allungato sul 40-30 a metà secondo quarto con due triple di Bibby e sul 64-52 a fine terzo periodo, ripresa all’inizio del quarto sul 72-68 da 8 punti in 3′ di Diaw, fino all’82-79 a 98” dal termine. Qui gli Hawks si riaccendono con un canestro allo scadere dei 24” di Williams, trovato magistralmente da un passaggio di Horford.

Atlanta: Johnson 16 (4/8, 1/6, 5/6 tl), Williams 16 (3/, 2/6, 4/4 tl), Horford 16 (8/12). Rimbalzi: Smith 11. Assist: Johnson 8.
Charlotte: Augustin 22 (8/12, 1/7, 3/3 tl), Diaw 22 (9/13, 1/2), Jackson 9. Rimbalzi: McGuire 17. Assist: Livingston 5.

Eric Gordon, difende la palla da Tayshaun Prince

Detroit Pistons-Los Angeles Clippers 88-109

Prima vittoria in trasferta dopo 9 mesi per i Clippers, che mandano cinque uomini in doppia cifra, e prima in carriera per Blake Griffin, che trivella di schiacciate la retina dei Pistons e che a rimbalzo cattura due palloni in più dell’intero quintetto titolare casalingo, fermo a 29 punti segnati. Frenati dalle 11 palle perse nel primo tempo, i californiani (reduci da 4 ko consecutivi) per la prima volta a Detroit subiscono meno di 100 punti in trasferta e approfittano delle abituali difficoltà dei Pistons nel terzo quarto: qui i Clippers piazzano un 14-0 per volare 56-73 e toccare poi il 64-89 su un flagrant foul a Villanueva a inizio quarto periodo, che diventerà addirittura 71-99 a 6′ dalla fine. Anche senza Daye, Detroit chiude con un modesto 40,2% al tiro e perde la quinta partita nelle ultime sei.

Detroit: Villanueva 18 (4/4, 1/7, 7/8 tl), B.Gordon 15, Prince 13. Rimbalzi: Villanueva 9. Assist: McGrady 5.
LA Clippers: Griffin 24 (11/17, 2/6 tl), Gomes 18, E.Gordon 15. Rimbalzi: Griffin 17. Assist: Bledsoe 8.

Oklahoma City Thunder – Sacramento Kings 102-87

Contro i Kings cenerentola della Lega, al 18° ko in 20 gare, i Thunder hanno bisogno di tre fiammate nell’ultimo quarto per infilare il quinto successo consecutivo: prima un 9-0, con 4 rimbalzi offensivi, per andare 83-68 a 8’26” dal termine; poi, in risposta al rientro californiano a -6, un nuovo 8-0 per il 91-77 a 4’43” dal termine; infine il decisivo 8-0 firmato da Durant per il 99-81 della sicurezza entrando negli ultimi due minuti. Ma stritolare gli avversari nel finale è il marchio di fabbrica di Oklahoma City, che per la quinta volta in sei gare subisce 21 punti o meno nell’ultimo quarto. Massimo in carriera i 16 rimbalzi in 33 minuti di Cousins, nonostante i problemi di falli che ne limitano l’impiego nel decisivo quarto periodo.

Oklahoma City: Durant 24 (6/12, 1/3, 9/13 tl), Westbrook 21, Ibaka 12, Collison 12. Rimbalzi: Ibaka 10. Assist: Westbrook 6.
Sacramento: Evans 22 (7/18, 1/2, 5/7 tl), Cousins 19, Udrih 19. Rimbalzi: Cousins 16. Assist: Evans 6.

L’espulsione di Rudy Gay

Houston Rockets-Memphis Grizzlies 103-87

Houston si fa forza nel giorno in cui apprende che dovrà fare a meno per il resto del campionato di Yao Ming, che aveva già saltato la scorsa stagione e che si ferma adesso per una frattura da stress alla caviglia sinistra. La reazione arriva sul campo con un approccio alla partita che stoppa subito Memphis, reduce da quattro successi consecutivi ma messa in riga dal 43-13 con cui i Rockets cominciano la gara nei primi 14′, con 20 punti di Kevin Martin nel solo primo quarto. Per di più privi di Aaron Brooks, i texani hanno il massimo in carriera di 18 assist da Lowry in cabina di regia. Entrata nel quarto periodo ancora sul -29, Memphis torna in partita al massimo fino al 91-74 a 7′ dalla fine sull’onda di un break di 14-2 prima dell’espulsione di Gay per un flagrant foul frutto di una scomposta spallata a rimbalzo sulla schiena di Scola. I Grizzlies finiscono con un pessimo 36,5% al tiro, miglior prestazione difensiva stagionale dei Rockets, al settimo successo di fila in casa.

Houston: Martin 34 (10/15, 3/6, 5/5 tl), Scola 23, Battier 17, Lowry 17. Rimbalzi: Battier 10. Assist: Lowry 18.
Memphis: Gay 19 (8/13, 0/1, 3/4 tl), Young 19 (7/8, 1/1, 2/2 tl), Randolph 13. Rimbalzi: Randolph 9. Assist: Gay 3, Conley 3, Arthur 3.

Steve Nash si è infortunato dopo 5′

Dallas Mavericks – Phoenix Suns 106-91

Quattordicesima vittoria in 15 partite per Dallas, grazie anche a una botta alla testa che priva i Suns di Steve Nash dopo soli cinque minuti di gioco. Il canadese è rimasto a lungo sdraiato in campo dopo una brutta torsione del collo avvenuta mentre, lottando per una palla vagante, ha sbattuto contro il fianco di Chandler. Senza la propria stella Phoenix, alla quarta sconfitta in cinque gare, viene tenuta dalla difesa dei Mavs 18 punti sotto la propria media stagionale e dal secondo quarto in poi non c’è più partita. Distribuendo molto sulle proprie stelle, i texani infilano un tremendo parziale di 22-6 tra la fine del secondo e la metà del terzo quarto, quando Phoenix farà 7/24 al tiro crollando fino al 48-70 e al 55-79, prima del rientro nel garbage time al massimo sul 96-84 a 3′ dalla fine.

Dallas: Terry 18 (6/13, 2/3), Nowitzki 18 (3/10, 2/2, 6/6 tl), Butler 17. Rimbalzi: Chandler 12. Assist: Kidd 8.
Phoenix: Warrick 15 (6/9, 3/3 tl), Dragic 14, Richardson 12. Rimbalzi: Frye 14, Warrick 14. Assist: Dragic 10.

L’espressione di Kevin Love mentre si siede in panchina

Portland Blazers-Minnesota Timberwolves 107-102

I Blazers decidono di fermare fino a Natale Brandon Roy per alleviare i dolori al ginocchio ma si godono la presa di responsabilità degli altri: massimo in carriera i 36 punti di Aldridge (eguagliato) e i 26 di Fernandez. Portland esce così da una striscia di tre sconfitte consecutive pur soffrendo a rimbalzo (39-47) contro i Wolves alla quindicesima sconfitta su 16 in trasferta quest’anno. Per i Blazers ha continuato a piovere sul bagnato durante la partita, perdendo nel primo tempo Camby e Batum per infortuni alla spalla e Matthews, unico a rientrare, a fine terzo quarto per un colpo alla gamba. I Wolves, al quarto ko di fila, rischiano di perdere contatto sul 94-84 a 7’31” dal termine firmato da Aldridge (sei schiacciate) e Fernandez (quattro triple e massimo stagionale di 6 assist). Invece, pur avendo perso Milicic per una distorsione alla caviglia sulla palla a due iniziale, Minnesota rientra coi canestri dell’ex Webster e di Beasley fino al 105-102 a 13” dalla fine, prima dei liberi della vittoria di Matthews.

Portland: Aldridge 36 (15/22, 6/8 tl), Fernandez 26, Matthews 21. Rimbalzi: Aldridge 10. Assist: Fernandez 6
Minnesota: Beasley 33 (11/21, 1/3, 8/9 tl), Love 19, Webster 19. Rimbalzi: Love 17. Assist: Love 4

tratto da Gazzetta.it



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