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Visto in VHS. Un ragazzotto di provincia, sottomesso alla moglie ninfomane in una notte di bagordi torna a casa e trova la moglie trucidata da un poliziotto sadico. Fugge per non essere incolpato dell’omicidio imbattendosi in una serie di mogli e figlie anche loro ninfomani (e lui stranamente renitente) con i rispettivi mariti o padri piuttosto violenti. La storia andrà avanti finchè non troverà un nuovo angelo del focolare, ma un caso lo riporterà dalle nelle grinfie dello stesso poliziotto…
Questo film non ha alcuna connessione con il precedente Vixen!, se non per lo stile. Questo film infatti è nel pieno del secondo periodo della produzione di Meyer, fumettistico, iperbolico, esplicito, comico e surreale.
Il mondo descritto ha donne che sono tutte delle sexy tettone, gli uomini sono dei superdotati a livello degli equini, i rapporti sessuali stilizzati e ridicolizzati (oltre che reiterati), al pari degli scoppi di violenza; tutto è cartoonistico (non a caso si chiude con la protagonista nuda su una montagna che dice That’s al folks!).
Lo stile della sceneggiatura (va sottolineato che qui Meyer scrive, dirige, fotografa e monta tutto da solo!) viene bissato dallo stile di regia; tutta la parte iniziale è un montaggio schizofrenico tutto teso ad inquadrare primi piani, dettagli anatomici e oggetti in con una frequenza impressionante. Il taglio delle inquadrature rimane per tutto il film, il ritmo (per fortuna) calerà.
Un film piuttosto godibile (forse il più godibile tra quelli che ho visto di Meyer) nonostante la ripetitività delle sequenze centrali e nonostante il finale allunghi il brodo in maniera imperdonabile.
Per chi ama i rivia di imdb posso aggiungere che Meyer appare in un cameo di un secondo nella parte del tenutario del motel; la scena dell’omicidio nella vasca richiama Psycho; mentre vedendo il personaggio del poliziotto non sono riuscito a non pensare a Scagnetti.
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