Il SuperBowl n. 50 si chiude con la vittoria dei Denver Broncos e del Vecchio QB Payton Manning alla sua ultima partit, che riesce a vincere il suo secondo Superbowl proprio nella fase calante della sua carriera, la partita alla vigilia vedeva Carolina alla sua prima finale al superbowl con il miglior attacco e con un QB giovane e rampante come Cam Newton che sembrava imbattibile avendo segnato in quest’anno 50 TD tra corsa e lanci ed aveva vinto tutti i premi ed i titoli a disposizione sin dalle High School , contro i Denver Broncos al suo ottavo Superbowl con la difesa migliore della lega molto veloce e con un QB Payton Manning,alla sua ultima partita a quasi 40 anni che compirà in Marzo e sicuramente nella fase calante della sua carriera che deve sopperire ai malanni fisici e all’usura del braccio con l’intelligenza.
Denver Broncos 10 3 3 8 24
Carolina Phanters 0 7 0 3 10
Come dice un detto che sentiamo da sempre seguendo gli sport americani l’attacco fa vendere i biglietti ma è la difesa che fa vincere le partite, questo molte volte e’ la grande verità ed anche questa volta calza a pennello per raccontare questo SuperBowl n. 50, che ricorderemo per la vittoria dei Denver Broncos, terzo titolo in otto finali ed il secondo titolo per Manninig, giocatore più anziano a vincerlo ma questa partita non rimarrà nella nostra memoria per lo spettacolo infatti la partita e’ stata poco spettacolare con le difese che hanno controllato gli attacchi e la conseguenza e’ stato il premio come MVP a Miller difensore dei Broncos autore di 2,5 Sacks su Cam Newton e giocatore che ha procurato il primo TD grazie alla pressione sul QB di Carolina con consequente Fumbles ricoperto da Jackson.
La partita ha visto la partenza a razzo di Denver che al primo drive mette a segno subito i primi 3 punti con il calcio trasformato da Mc Manus dalle 34 YD, dopo qualche attacco a vuoto dei Phanters con Newton chiaramente nervoso dall’atteggiamento aggressivo della difesa arriva in TD di Jakson che come abbiamo detto ricopre un Fumbles di Newton a seguito del Saks di Miller, nel secondo quarto sembra riaprirsi la partita con il TD di Stewart con corsa da 1 YD e trasformazione di Gano ma la difesa di Denver continua a contenere molto bene gli attacchi prevedibili di Carolina e con un’altro calcio da 3 punti dalle 33 YD di Mc Manus chiude il primo tempo sul 13 -7, anche nel terzo quarto opportunità per i Phanthers di avvicinarsi nel punteggio con il calcio dalle 46 YD di Gano che prende il palo ed esce sembra un segno del destino ed in effetti Denver grazie al calcio di Mc Manus questa volta dalle 30 YD porta il punteggio sul 16-7, nel quarto periodo solo un calcio da tre punti di Gano dalle 39 YD fa riavvicinare Carolina sul 16-10 ed il TD di Anderson con corsa da 2 YD chiede definitivamente la partita e sancisce la vittoria dei Denver Broncos.
Per quanto riguarda le statistiche il superbowl n. 50 ha visto per i Denver Broncos Manning con 13/23 e 141 YD, Anderson 90 YD su corsa e 1 TD e Miller con 2,5 Saks ed una gran pressione sempre su Newton e il grande Demarcus Ware con 2 Saks mentre per Carolina Phanters Cam Newton 18/41 e 265 YD 1 intercetto 3 Fumbles e 7 Saks subiti, Stewart 45 YD su corsa e 1 TD, in difesa buona prova di Ealy che mette pressione a Mannining con 3 Saks e 1 intercetto.
Brutta scena finale con Cam Newton che va a congratularsi con Manning con il casco infilato in testa forse per non far vedere le lacrime oppure per non intaccare il personaggio che si sta costruendo da uomo duro per me solo un gran atto di maleducazione verso un gran campione.
Adesso appuntamento per i Draft e per la stagione n. 51 sperando che ci sia più spettacolo, Cam Newton e’ giovane e forse vincerà altri titoli ma non è detto per esempio nel 1984 il grande Dan Marino perse il superbowl e tutti dissero avrà tantissime altre possibilità ebbene non riuscì mai più ad arrivare in finale, vedremo se per Newton sarà diverso.
We enjoyed answering your #NFLRookie questions tonight
And congratulations to this guy and the @Broncos! #SB50 pic.twitter.com/gkw1PJpDjA
— Super Bowl (@SuperBowl) 8 Febbraio 2016