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Supercercatoredicocci, un po' per celia, un po' per irritarsi

Creato il 23 luglio 2012 da Zfrantziscu

Abbiamo trovato il Supercercatoredicocci e ve ne diamo conto, con qualche nostro commento:

17 lug 2009 - Intervista di " Antika notizie" a Rubens D'Oriano: " Lo abbiamo intervistato per voi e oggi vi presentiamo la prima parte del nostro interessante colloquio con: questo autentico luminare dell'archeologia sarda ".

D. Il progetto più importante su cui ha lavorato?

R. Lo scavo del tunnel sotto il porto di Olbia: 380 m di lunghezza, 20 di larghezza, 4 di prof. media [...]

Ci si chiede: ma "questo autentico luminare dell'archeologia sarda" è, forse, alle dipendenze di un'impresa di lavori stradali? Egli poi continua ...

[...] ove sono stati rinvenuti 24 relitti romani e medievali, e il loro restauro e esposizione nel Museo di Olbia, nonché l'allestimento complessivo dello stesso Museo.

E, per quanto riguarda i relitti casualmente presenti, è cosciente del fatto che egli (insieme a tutta la sottintendenza) in questo ritrovamento non ha avuto nessun ruolo, ma il merito deve essere riconosciuto alla casualità della messa a punto del progetto del tunnel?

D. Il suo sogno nel cassetto?

R. (dopo averne fornito uno, ndr) Se posso esprimerne un altro: vorrei non vedere più in canali televisivi, almeno del cosiddetto servizio pubblico, trasmissioni che danno fiato a ridicole panzane (dalla Sfinge ai "segreti" dei Templari passando per Atlantide, le linee di Nazca, i "misteri" dell'Isola di Pasqua, ecc.) che fanno strazio di ogni metodo scientifico di ricerca storica e archeologica, trasmettendo allo spettatore come vere o verosimili assurde ridicolaggini e ponendo qualsiasi dilettante sul piano degli studiosi professionisti.

Osserviamo: capperi! E ci si chiede: ma "questo autentico luminare dell'archeologia sarda" (come ama farsi definire nell'intervista), come può esprimere un giudizio improntato a sì greve pressapochismo, su una così importante vastità di interessanti tematiche? Di professione fa il tuttologo? Vediamo come esso, trasportato da esagerata alterigia - certo rinvigorita dalla invereconda definizione attribuitasi - ritenga che solo chi opera (o dovrebbe operare con successo) quale cercatore di cocci ad Olbia, sia da porre "sul piano degli studiosi professionisti". Ove altri si occupino della Sfinge, dei Templari, ecc., trasmettono solo assurde ridicolaggini! Dalla compostezza, dal rispetto per l'altrui lavoro, dall'arguto discernimento, dalla profonda disamina, che traspaiono da tale dichiarazione (fuori tema tra l'altro), abbiamo finalmente compreso quale debba essere la modalità di offrirsi al mondo, di "un autentico luminare dell'archeologia sarda".


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