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L’Itas Diatec Trentino volley vince la seconda supercoppa della sua storia, la prima giocata davanti al pubblico amico, dopo aver demolito gli eterni rivali della Lube Banca Marche Macerata. Donald Suxho nominato MVP del match.
Passano gli anni, passano i giocatori, passano gli allenatori, ma il risultato non cambia mai, Trento vince, inesorabilmente. Le cessioni di giocatori (e allenatori) come capitan Kazijski, Rapahel, Đurić, Uchikov, Stokr Juantorena e Radostin Stoytchev non hanno minimamente intaccato la sete di successi di una squadra già campione di tutto ma che, ancora una volta, ha voluto vincere più degli avversari, mettendo in campo una difesa superlativa, un servizio da urlo e il figliol prodigo di ritorno da Cuneo, Tsvetan Sokolov.
Macerata, dal canto suo, ha ancora molto da lavorare: nonostante le cessioni eccellenti di Travica e Savani, la squadra non si è indebolita per niente, anzi, è stata costruita una compagine con l’intento di vincere tutto in stagione.
L’Itas Diatec Trentino si presenta con Suxho in cabina di regia, Burgsthaler e Birarelli sono i centrali, Lanza e Ferreira gli schiacciatori, Tsvetan Sokolov l’opposto e Colaci il libero. Macerata risponde con Baranowicz nel ruolo di palleggiatore, Stankovic e Podrascanin come centrali, Parodi e Kurek come schiacciatori e Ivan Zaytsev come opposto con Henno come libero.
I primi punti del match vengono messi a segno da Burgsthaler da una parte e da Zaytsev dall’altra con un bel muro su Sokolov. La Lube, che parte con i favori del pronostico, sembra poter subito piazzare il break vincente portandosi sul 10-5 e poi sull’11-5 grazie ad un super attacco di Simone Parodi. Ma ecco che arriva la pronta reazione dell’Itas Diatec: è capitan Birarelli a suonare la carica e a riportare i suoi sul 11-10 grazie al suo turno di servizio. Al primo timeout tecnico (primo e unico del set posto ai 12 punti come da nuove regole) Macerata si ritrova avanti di soli due punti sul 12-10. Il set è ora equilibrato e prima due splendidi attacchi di Filippo Lanza, poi due fucilate di Sokolov tengono Trento attaccata alla Lube. Due ace consecutivi di Ferreira indirizzano il set verso i padroni di casa, ma ci pensano Kurek e Podrascanin a riportare Macerata in linea di galleggiamento sul 21-21. Solo ora avviene lo strappo decisivo: prima un fantastico muro a uno di Sokolov, poi un mani out di Lanza regalano a Trento tre palle set. Dopo aver sprecato il primo set point, ci pensa Birarelli a siglare il 25-23 finale con un muro su un Ivan Zaytsev mai finora in partita.
Il secondo set si apre con un’incredibile pipe di Jiri Kovar a cui risponde immediatamente Filippo Lanza con il mani out. Come nella prima frazione Macerata cerca di scappare via portandosi sul 6-3 grazie ad un ace di Kurek ma, sempre come nel primo set, Trento si riporta sotto ed arriva ad impattare la partita sul 8-8. Al timeout tecnico, la Lube è avanti per 12-11, ma all’uscita dal minuto forzato è Trento che mette la freccia e si porta prima sul 14-12 con un muro del “Bira”, poi sul 17-14 con la parallela di Sokolov. Ma quando sembra che il secondo set sia già in archivio con Trento avanti per 22-18 ecco che Macerata piazza un break che la riporta sul 22-21 e riapre il set. Ci pensa però Sokolov a risollevare i suoi e portarli sul 24-22. Ancora una volta gli uomini di Alberto Giuliani annullano il primo set point, ma non possono fare nulla sulla parallela di Ferreira per il 25-23 finale.
La terza frazione si apre con una bella pipe di Kurek e con l’ennesimo errore al servizio di Kovar. Sul 4-4 è Sokolov a schiacciare per terra una palla difesa in modo superlativo per ben due volte da Trento, ma poi è la Lube a salire in cattedra piazzando un break che vale il momentaneo 7-5. Però Sokolov prima e due ace di Birarelli poi portano nuovamente la truppa di Serniotti avanti sul 8-7. Al timeout tecnico, Macerata è di nuovo in vantaggio per 12-10. Ma quando il gioco si fa duro si sa che i duri iniziano a giocare, e i duri in questione non possono essere altri che Ivan Zaytsev da una parte e Tsvetan Sokolov dall’altra: i due uomini più attesi e talentuosi delle due squadre iniziano un botta e risposta a dir poco spettacolare. Apre le danze l’opposto bulgaro con un mani out a cui risponde lo “Zar” con un altro mani fuori e un ace per il 16-13 marchigiano. Un super attacco di Sokolov riporta Trento sul 16-15, ma Zaytsev non ci sta e buca la difesa altoatesina con un attacco incredibile da seconda linea. Ma l’Itas Diatec è più squadra della Lube e, nonostante tutti i suoi sforzi, lo Zar si deve arrendere alla legge di Tsvetan Sokolov: il bulgaro realizza tre punti consecutivi e porta i suoi sul 22-19. Il primo match point arriva dopo un bell’attacco di Filippo Lanza che vale il 24-21. Questa volta Trento non spreca nemmeno una palla match e chiude i conti con un ace di, manco a dirlo, Tsvetan Sokolov.
L’Itas Diatec Trentino volley vince, quindi, la Supercoppa Del Monte e dimostra che quando si ha un DNA vincente non si può far altro che vincere, nonostante un ridimensionamento importante come quello subito quest’estate.






