In alcune città statunitensi e australiane si aggirano di notte dei paladini della legalità che si prefiggono l’obiettivo di combattere e sconfiggere il crimine. No. Mi spiace disilludervi. Purtroppo non stiamo esportando i leghisti e le loro ronde. Si tratta di un fenomeno autoctono, un gruppo di supereroi che insieme costituiscono la Black Monday Society.
Il termine supereroi non è scelto a caso. Quando pattugliano le strade, infatti, indossano dei costumi che sembrano usciti da degli album di fumetti.
Red Voltage (al centro nella foto), un giovane manager, è vestito con una tuta di pelle rossa e nera e ha la faccia coperta da un cappuccio di lycra.
C’è poi Asylum, un corpulento ex buttafuori di uno strip club che ha scelto questa missione per fare ammenda degli sbagli del passato.
Nihilist, un tatuatore ex alcolista ha iniziato a fare il supereroe quando ha smesso di bere e lo fa vestito di pelle nera. Indossare la maschera, secondo lui, “fa uscire quel che si è veramente, è una specie di droga”.
Phoenix Jones indossa invece un costume con i muscoli disegnati sopra.
Tra loro c’è anche una donna, Terrifica, con una tuta in lycra rosa e rossa. Sembra che abbia avuto delle brutte esperienze con gli uomini per cui il suo obiettivo è mettere in guardia le donne ubriache affinché non prendano decisioni sbagliate.
Escono armati di mazze, sfollagenti, spray al peperoncino, ma anche solo col cellulare: “siamo gli occhi e le orecchie della polizia” che chiamano quando pensano ci sia bisogno. In realtà la polizia prende le distanze da questo fenomeno che ritiene preoccupante e cerca di arginarlo. Phoenix Jones, per esempio, è stato arrestato per aver spruzzato di peperoncino diverse persone mentre tentava di sedare una rissa.