Grant Morrison è indubbiamente uno dei più grandi scrittori di fumetti di sempre. Ciò malgrado, ultimamente è un po’ in declino (qualitativo, il successo non gli manca), perché si scrive un po’ troppo addosso. In questo finale della sua gestione di Action Comics (ben raffigurato da Rags Morales e Brad Walker) sembra quasi che, più che a raccontare, si impegni a spiegare come si racconta e manifestare il suo amore per Superman. Inoltre, sciorina una mole di citazioni inelencabile in breve, fra cui spicca la sua stessa apparizione in una vignetta.
Sebbene apprezzi la meta-narrazione, reputo che in questo caso Morrison abbia finito per perdere spesso di vista storia e personaggi, dedicandosi maggiormente a disquisire della narrazione stessa.
Aggiungo che è cervellotica la spiegazione fornita della quinta dimensione e delle motivazioni del villain Vyndktvx, sostanziale evoluzione di Mr. Mxyzptlk. Quest’ultimo non sparisce, ma è riutilizzato in un ruolo diverso seppur determinante. Come per Batman, verrà ricordato anche questo ciclo dello scozzese, che tuttavia non si è certo ripetuto ai livelli di All-Star Superman. Completano l’albo il Superman di Scott Lobdell, sempre leggero ma con sostanza, e del bravo Kenneth Rocafort (vagamente simile a Howard Chaykin), la Supergirl tutta dubbi e sentimento di Frank Hannah e Robson Rocha. Chiude un breve racconto che spiega, nuovamente, cosa spinge Superman a fare quel che fa, scritto da Sholly Fisch e disegnato brillantemente da Chris Sprouse.
Abbiamo parlato di:
Superman #21
Grant Morrison, Scott Lobdell, Frank Hannah, Sholly Fisch, Rags Morales, Brad Walker, Kenneth Rocafort, Robson Rocha, Chris Sprouse.
Traduzione di Stefano Formiconi
RW-Lion, gennaio 2014
84 pagine, spillato, colori – 3,75 €
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