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Superman, The men of tomorrow parte 4: Armi, acciaio e supereroi

Creato il 28 novembre 2014 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

Superman 035_coverSuperman 035_coverGli esseri umani, impegnati in piccole, perenni guerre, chiedono sempre nuove armi per combattere i propri vicini, che sia per odi tribali o per motivi religiosi o, più esplicitamente, per il controllo delle risorse primarie. Leggendo lo sviluppo della storia come in Armi, acciaio e malattie di Jared Diamond, è questa la motivazione principale per la nascita dei conflitti, e di riflesso è anche uno dei motivi che hanno permesso ai fabbricanti di armi di prosperare all’interno delle società umane. Oltre all’attività legalizzata di industrie più o meno note nel settore, soprattutto per motivi di opportunità politica (ad esempio una industria statunitense che vende armi a uno dei così detti “stati canaglia”), sono presenti sul mercato anche i trafficanti di armi.

Il problema della diffusione e dell’uso delle armi può essere affrontato in due modi principali, che possiamo considerare agli estremi uno dell’altro: si può limitare fino a impedire la costruzione delle armi, magari iniziando dalla distruzione degli arsenali attualmente in uso; oppure si può liberalizzare la vendita e diffondere, con l’esempio, un’educazione alla non violenza.
Una posizione non troppo diversa dalla seconda sembra difesa proprio dal famoso 2° emendamento della costituzione statunitense, che è stato spesso messo in discussione, nonostante molti pareri a favore dello stesso, non ultima la sentenza del luglio 2008 della Corte Suprema degli Stati Uniti.

superman_ulysses_confrontsuperman_ulysses_confront

superman_libertariansuperman_libertarianAll’interno di questo contesto, The great world, quarta parte dell’arco narrativo The men of tomorrow di e John Romita jr., pubblicato su #35, propone una lettura che è sia internazionale sia locale.
Superman e Ulysses sono sulle tracce del Macchinista; quest’ultimo, che si rivela un trafficante d’armi, è rifugiato su una nave in acque internazionali e viene finalmente scoperto grazie a Ulysses, che ne segue la traccia elettromagnetica. In particolare l’eroe terrestre cresciuto nella quarta dimensione sembra avere un motivo personale per affrontare questo nuovo criminale: lo ha costretto a colpire a morte un innocente. Nonostante questi si sia rivelato morto prima della sfida con i due eroi, il gesto di Ulysses ha creato un primo, evidente attrito con Superman, che verrà successivamente acuito durante la sfida con il vero Macchinista.
Dopo averlo sconfitto, Ulysses mostra la sua insofferenza rispetto alle azioni del criminale: vorrebbe distruggere tutte le armi sul pianeta. Al contrario Superman, che in ultima analisi, va ricordato, difende i valori fondamentali della costituzione statunitense, ricorda a Ulysses che il loro compito non è forzare gli esseri umani a prendere la strada della pace, ma fornire loro l’esempio con le proprie azioni.
La non accettazione della posizione di Superman porta Ulysses a un momento personale drammatico, raccontato dai due autori con una scena muta di un paio di pagine, priva anche di onomatopee, che prepara l’inquietante (ma graficamente spettacolare) soluzione finale, che propone al lettore una seconda e meno impegnativa lettura.

La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni.

Abbiamo parlato di:
Superman (vol 03) #35
Geoff Johns, John Romita jr., Klaus Janson
DC Comics, ottobre 2014
32 pagine, spillato, colore, $ 3.99


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