Non esiste mai nemmeno una sosta se ti chiami Dean Winchester.
Il c
acciatore o ex di “Supernatural” ritornerà determinato o meglio indemoniato il prossimo autunno con la decima stagione della serie, tanto che nemmeno il Re dell’Inferno sarà in grado di gestire le manie da playboy di Dean, ma facciamo spiegare da tutto dal diretto interessato, Jensen Ackles in questa intervista.TV Line: Cosa l’ha sorpresa di più del viaggio di Dean nei prossimi episodi?
Beh, abbiamo una versione leggermente diversa di Dean. Sarà trascorso un po’ di tempo e lui è una versione da demone di se stesso, per il gusto di Crowley. È interessante perché nel corso di nove anni, Dean è come rimasto sempre costante. Sam è stato quello ad esser stato posseduto, aveva il sangue del demone o magari non aveva l’anima. Vi sono state diverse variazioni del suo personaggio, al contrario del fratello. Adesso, la cosa cambia, è Dean ad essere la versione alternativa di se stesso, è emozionante. È difficile aggiungere un elemento nuovo che non si sia ancora mai visto.
TV Line: Qual è stato l’aspetto più difficile del dover incorporare un demone in Dean, pur mantenendo il personaggio?
[Ride]. È solo che… è esattamente quello che ha detto. Questo è l’aspetto impegnativo. Non è come un demone che si è preso il corpo di Dean, egli è lo stesso contorto tipo. Ho voluto mantenere lì vivo Dean, ma in una versione più esagerata di lui, che non è stato semplice. Ho interpretato Dean per nove anni. Ho voluto personalizzarlo con qualcosa di diverso, ma è difficile per il rischio di incappare di nuovo nelle stessa routine.
TV Line: Questa storyline la fa sentire rinvigorito nei conronti della nuova stagione?
Oh, ero molto emozionato quando ho letto il finale della scorsa stagione. “Carino. Non l’abbiamo mai fatto prima”. Ero entusiasta di vedere dove sarebbe andato a parare, quanto male stava per diventare. È divertente poiché diventa troppo da gestire perfino per Crowley, giusto per dire.
TV Line: Essere un demone cosa comporta a Dean? Massimizzerà qualsiasi degli aspetti che già conosciamo?
Oh, è la versione di un animale festaiolo donnaiolo. Sarà a festeggiare a Las Vegas con il Re dell’Inferno, ha un pass per il backstage e non gliene frega niente di niente. Questo in sostanza è cosa vedremo.
TV Line: Che effetto avrà sul rapporto con Sam?
Sam non riesce a trovarlo, perché non vuole essere trovato. Poiché Dean si sta divertente, sa bene che se Sam lo trova farà poi di tutto per invertire il demone in lui. Dean sarà come “ho il biglietto d’oro”, questo mi ha fatto un po’ pensare agli eroinomani, nel senso credono di aver trovato la chiave e che nessuno possa toccarli. Questo è incredibile ed ho intenzioni di farlo. Del tipo Sam è l’idiota e Dean quello con la roba migliore. E se tutti vedranno il suo costante declino, beh, ecco il di demone che è Dean.
TV Line: Quindi, nel momento in cui Dean si sveglia, realizza tutto e abbraccia il nuovo se? Oppure sarà prima un po’ conflittuale l’approccio?
Oh no, lui l’abbraccerà e molto in fretta, non esiste lotta interiore. Dean non è solo un demone, ha anche il Marchio di Caino, che lo rende un super demone. Quindi c’è tanto male dentro di lui, Dean ne sarà come soffocato.
TV Line: C’è un grande episodio in arrivo, il 200°. Il produttore Jeremy Carver dice essere coinvolta la musica. Lei ha intenzione di cantare?
Non ho letto il 200° episodio. Ma solo il primo, secondo e terzo perché sa quello che andrò a dirigere ed era già abbastanza per il mio cervello da elaborare.
TV Line: Sappiamo cu può cantare. Vorrebbe esibirsi nella serie?
Sì, ma Dean non può cantare. [Ride].
TV Line: Ma potrebbe essere Jensen a cantare, come nella sesta stagione con l’episodio “The French Mistake”.
Potrebbe essere, questo è vero. Non si sa mai in questa serie.
TV Line: Ci dica qualcosa sull’episodio che sta dirigendo. Le hanno dato qualcosa di nuovo?
Sì, demone Dean. Ho dovuto introdurre un nuovo personaggio. Abbiamo preparato prima questo episodio così ho potuto lavorarci sopra senza l’impegno di un’altra puntata. Era la prima volta che dirigevo demone Dean. So che era un po’ tanto tra cercare di dirigere, introdurre un nuovo personaggio e la versione di Dean che non avevamo mai visto prima. È stata una grande sfida su cui cimentarmi.