Magazine Rugby
Altre squadre australiane (i Reds) sono entrate in crisi quando s'è infortunato l'apertura; i Brumbies alle prese con l'assenza di Chris Lealifano invece han reagito come i Rebels all'infortunio di James O'Connor e all'accantonamento di Danny Cipriani: vincendo. Grazie anche alla prova del sostituto: non è arrivato nessuno (s'era parlato addirittura del rientro di Larkham), è bastato e avanzato il praticamente esordiente Zach Holmes (in foto), 21enne che aveva sinora accumulato 38 minuti di SuperRugby in vita, autore stamane di una meta e 22 punti.
Dopo la prima meta del nr.8 tongano Fotu Auelua, gli australiani vengono rimontati dai padroni di casa che chiudono il primo tempo avanti 15-13 con le mete del mediano TJ Perenara e dello skipper Victor Vito. Nonostante l'infortunio a Corey Jane nel primo tempo (sarà out per qualche mese), sostituito da Beauden Barrett previsto dalle rotazioni in panchina, gli Hurricanes insistevano col loro gioco molto neozelandese tutto contrattacchi anche nel secondo tempo, portandosi fino al 25-16 del 51' (seconda meta di Perenara e quella del bonus per Jeff Allen, pilone appena entrato). Nell'ultima mezz'ora invece il pallino passa totalmente in mano Brumbies, che detengono il possesso sfruttando numerosi errori degli avversari. Così al 53' il lock 22enne Sam Carter riduce il divario, all'ora di gioco il flanker 19enne sudafricano di nascita Michael Hooper porta in vantaggio gli ospiti, infine prima del 70' l'esordiente apertura in foto realizza la meta della sicurezza e del bonus.
Update sabato mattina:
- La striscia di vittorie dei Bulls si arresta allo sbarco in Nuova Zelanda: gli Highlanders, la squadra più "avanti" (nel senso sudafrican-boreale del termine) li batte 16-11, una meta per parte. A quella dell'esperto lock del Taranaki Jarrad Hoeata risponde tardivamente il nr.2 di rincalzo Willie Wepener, per un paio di stagioni del Clermont. Comunque obiettivo minimale del bonus difensivo raggiunto dai sudafricani.
- Crusaders-Blues è come da pronostici una spazzolata sui denti: vincono i padroni di casa per 59-12, nove mete a due, bonus offensivo raggiunto già nel primo tempo; doppiette per l'hooker Corey Flynn e per Lachie Munro dei Blues, dalla prossima estate in Francia. Va in meta anche Richie McCaw schierato skipper lasciando il numero 7 a Matt Todd, autore della prima meta. Dan Carter torna apertura (6 trasformazioni), rimpiazzato nel finale da Tyler Bleyendaal che aveva iniziato la stagione da titolare prima dell'esplosione di Tom Taylor.
- In Reds - Lions l'interesse è tutto per il debutto stagionale di Quade Cooper, schierato direttamente titolare: gioca un tempo, sostituito poi da Luke Morahan; le cronache affermano che abbia ripreso subito a twittare dalla panchina. Ah si, il risultato: è finita 34-20, quattro mete a due, primo tempo (quello con Cooper) "solo" 13-6, ma era più importante mettere un po' di miglia nelle gambe del fuoriclasse che surclassare gli avversari, tanto la vittoria con bonus era scontata. Uscito il campione in riabilitazione, nel secondo tempo due mete australiane arrivano in meno di dieci minuti e la terza per il bonus, di Will Genia, nel giro di quindici. Michael Harris primo centro fisso, piazza le quattro trasformazioni e due calci di punizione.
Update serale:
- I Cheetahs non sono in grado di reggere gli Sharks in super forma di queste ultime fasi, a maggior ragione se torna a splendere anche Fredrick Michalak nella rotazione che tiene a riposo Patrick Lambie (19 punti e una meta il suo bottino). Finisce 20-34, quattro mete contro una. Il primo tempo si chiuderebbe sul 14 pari: il piede di Riaan Smit, guadagnatosi la settimana scorsa la titolarità dell'apertura Cheetahs, tiene assieme alla meta del nr.2 Adriaan Strauss (che interessa alcuni club del Nord) le due mete di JP Pietersen tornato all'ala e di Michalak. Invece sulla sirena è l'alona Lwazi Mvovo a marcare la meta del vantaggio Sharks. Vantaggio mantenuto nel secondo tempo, anzi allargato con la meta di Meyer Bosman subentrato al centro, nonostante il giallo a Bismark Du Plessis. Il cambio all'apertura dei padroni di casa e la ulteriore chance offerta a Sias Ebersohn,(ricordiamo che per la rivelazione Johan Goosen è stagione finita, Mondiali Junior in casa inclusi), non cambia la solfa.
- Gli Stormers apparentemente una sola ne sanno fare ma la fanno bene e la applicano regolarmente: segnare due mete nel primo tempo e poi difendere il risultato nel secondo. Applicano lo schema anche ai Waratahs e finisce 19-13. Primo tempo 16-3 dopo le mete dell'estremo Joe Pietersen e dell'hooker Tian Liebenberg, poi difesa. Gli australiani riescono a riaprire la contesa all'inizio del secondo tempo mandando in meta il centro Rob Horne, ma lì vengono fermati dalla composta difesa Stormers e riescono solo intascare il bonus difensivo. Tra gli Stormers, subito titolare al nr.8 il neo-acquisto canadese Jebb Sinclair, il famoso "Beardie" (il barbone del Mondiale) e rientra Jean De Villiers al centro a far reparto con Juan DeJongh, rispedendo Bryan Habana all'ala assieme a Gio Aplon; Peter Grant è apertura titolare (due trasformazioni all'attivo). Nei 'Tahs, Berrick Barnes è fisso all'apertura, il mezzo scozzese Brendan McKibbin viene preferito in mediana anche nel tour sudafricano a Sarel Pretorius, Adam Ashley-Cooper è centro con Horne. Rocky Elsom è in campo per un'ora.
Update domenicale:
I Rebels prolungano la striscia vincente divenuta interessante, andando a Perth a battere Western Force per 31-32, quattro mete a tre con doppietta per il lock 23enne Cadeyrn Neville alla terza partita di Superrugby. Primo quarto di gara con Melbourne all'assalto, marca tre mete (le due di Neville e lo skipper gallese Gareth Delve), contro una, la prima nel SuperRugby per Napolioni Nalaga che tornerà a Clermont. Alla mezz'ora i Force accorciano le distanze con il nr.8 Ben McCalman, ma i Rebels raggiungono il bonus offensivo al 34', meta dell'ala 23enne ex League Cooper Vuna. Chiuso il primo tempo sul 15-26, all'inizio del secondo la squadra di casa va subito in meta con Alfi Mafi e all'ora di gioco si porta sul 25-26 con una punizione di Brett Sheehan. Due piazzati del 21enne apertura Ben Seymour, alla seconda titolarizzazione coi Force, al 73' portano avanti la squadra di casa per la prima volta. Al 76' marca il penalty della vittoria Kurtley Beale, stabilmente all'apertura dall'infortunio di O'Connor (è da allora che i Rebels vincono).
In classifica, Brumbies nettamente leader della Conference australiana, Chiefs ancora avanti in quella neozelandese nonostante la sconfitta e il turno di bye; in Sudafrica invece gli Stormers passano primi assoluti, ritornando ai Bulls (47 punti) la prima delle wild card; le altre sono quelle del turno precedente: la seconda è dei Crusaders con 42, la terza va agli Sharks con 41. Dietro risalgono gli Highlanders a 39 punti e i Reds a 36, mentre perdono il passo gli Hurricanes fermi a 35.
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