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Supplica a mia madre (Pier Paolo Pasolini)

Creato il 12 maggio 2013 da Af68 @AntonioFalcone1

E’ difficile dire con parole di figlio
ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio.
Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore,
ciò che è stato sempre, prima d’ogni altro amore.
Per questo devo dirti ciò ch’è orrendo conoscere:
è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia.
Sei insostituibile. Per questo è dannata
alla solitudine la vita che mi hai data.
E non voglio esser solo. Ho un’infinita fame
d’amore, dell’amore di corpi senza anima.
Perché l’anima è in te, sei tu, ma tu
sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù:
ho passato l’infanzia schiavo di questo senso
alto, irrimediabile, di un impegno immenso.
Era l’unico modo per sentire la vita,
l’unica tinta, l’unica forma: ora è finita.
Sopravviviamo: ed è la confusione
di una vita rinata fuori dalla ragione.
Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire.
sono qui, solo, con te, in un futuro aprile …

Supplica a mia madre, scritta da Pier Paolo Pasolini il 25 aprile ‘62 ed inserita all’interno della prima edizione del libro Poesia in forma di rosa (Garzanti, ‘64), nella sezione La Realtà.


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COMMENTI (1)

Da Laura
Inviato il 19 maggio a 13:13
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C' è chi ha lasciato, per cento giorni, un lavoro proficuo, di fotografo pubblicitario, ed ha seguito Pierpaolo Pasolini e la sua troupe in Medio Oriente nella realizzazione del film "Il fiore delle mille e una notte", realizzando un documento unico nella storia del Cinema e della Fotografia. L' ha fatto Roberto Villa, un Maestro della Fotografia Italiana, che NON è conosciuto per le Mostre, i Concorsi o le presentazioni fatte da amici, ma che è conosciuto dai Grandi del Cinema, i premi Oscar, (Registi, Sceneggiatoti, Scenografi, Critici) con i quali dialoga abitualmente dei problemi linguistici del cinema cosiccome ne ha parlato, per oltre tre mesi, con un Grande come Pierpaolo Pasolini. Oggi, questo formidabile documento fotografico, è richiesto dalle Grandi Cineteche Internazionali, dalla Cineteca di Bologna, che ha istituito un Fondo a nome di Roberto Villa, alla Cinemateca di Buenos Aires, al Museo da Imagem e do Som di Sao Paulo in Brasile, al MoMA di NY (unico fotografo Italiano che sia mai stato invitato) e cosivvia. Nel 1968 Gillo Dorfles aveva tacciato pubblicamente, al Teatro dell' Arte a Milano, i fotografi di Ignoranza ... Recentemente Dorfles ha incontrato Roberto Villa r gli ha fatto i suoi complimenti per quel ciclopico do documento di Cinema e Fotografia. Forse il Maestro Roberto Villa avrebbe dovuto essere più "autocelbretivo" e più "presenzialista" ed essere più "Commerciale" e Commercialile! Ma sarebbe solamente INUTILMENTR FAMOSO! - http://www.robertovilla.eu/isfahan--il-fiore-delle-mille-e-una-notte--moschea-set---pasolini---foto-roberto-villa.html - Laura Longo